Le auto di F1 sono le più veloci del mondo, ed oggi vi sveleremo a quanto possono andare come top speed. I dati sono clamorosi.
Oggi vi parleremo di un aspetto molto interessante che riguarda le monoposto di F1, ovvero le loro velocità massime. Il Circus è il top assoluto per ciò che riguarda le prestazioni pure, anche se, dal punto di vista della credibilità, sta vivendo un momento molto delicato, visto ciò che è accaduto una settimana fa in Australia.
Questo è un vero peccato, perché la F1 è un campionato che è in fase di crescita sul fronte del pubblico, con biglietti esauriti e tribune stracolme ormai in ogni fine settimana di gara. A questo punto, non ci resta altro da fare che snocciolarvi qualche dato tecnico più preciso, anche se resterete sorpresi da un particolare.
F1, ecco a quanto possono andare
Le monoposto di F1 raggiungono delle velocità massima che sono elevate, ma che al giorno d’oggi non sono ai livelli del passato. Nel 2016, la Williams-Mercedes di Valtteri Bottas toccò i 378 km/h sul rettilineo di Città del Messico, una pista in cui avviene qualcosa di unico, che non si vede mai su altre piste.
Grazie alla rarefazione dell’aria, il motore turbo rende al meglio, e le velocità che si toccano solo elevatissime, nonostante degli assetti aerodinamici molto carichi visto che il tracciato è abbastanza tortuoso se si esclude il primo settore. Le auto del triennio 2014-2016 erano piuttosto lente in curva, ma sui rettilinei si era tornati ai livelli dei primi anni 2000, quando i potentissimi motori V10 consentivano ai piloti di andare sempre oltre i 360 km/h sugli allunghi di Monza.
Nel 2017 è avvenuta una rivoluzione aerodinamica che ha cambiato le carte in tavola in F1, rendendo le auto meno performanti sul dritto, ma assolutamente devastanti nelle curve e negli spazi di frenata. Nel Circus odierno, la velocità di punta non è tutto, e questo è confermato, tanto per fare un esempio, dalle Red Bull di Sebastian Vettel, che erano sempre lente sui rettilinei, per poi fare la differenza nei tratti guidati.
La Red Bull che ha oggi a disposizione Max Verstappen è invece un’arma letale, che è un siluro sia sui rettilinei che nelle curve, grazie ad un mix perfetto tra carico aerodinamico ed efficienza aerodinamica. Ad oggi, le velocità sono spesso “falsate” dalla possibilità di aprire il DRS, che fa guadagnare in media circa 20 km/h rispetto a ciò che accadrebbe senza di esso.
Nelle prossime righe, tuttavia, vi sveleremo un qualcosa che potrebbe sorprendervi e non poco, dal momento che le auto del Circus non sono le più veloci di tutto il mondo motorsportivo in termini di velocità massime. Dall’altra parte dell’oceano, infatti, c’è una categoria come la Indycar che riesce a fare ancora meglio.
Le Indycar sono superiori in quanto a top speed
Le monoposto di F1 sono quelle che, nell’universo motoristico, vengono identificate come le più veloci, ma c’è un però. Infatti, a livello di top speed, vengono battute dalle vetture del campionato Indycar, che sull’ovale di Indianapolis, ma anche in altri circuiti che hanno una configurazione simile, possono toccare anche i 380 km/h.
Su questo aspetto non si riflette troppo spesso, dal momento che negli USA le velocità vengono indicate con le miglia orarie, le famose mp/h, che ovviamente sono più basse in termini di misurazione. Tuttavia, per raggiungere tali performance, queste monoposto devono far leva su particolari kit aerodinamici che le rende scarichissime sul fronte della downforce, visto che devono affrontare solo le quattro curve degli ovali, che si fanno quasi sempre in pieno.
L’unica pista dove ci può essere un confronto tra la massima formula e la Indycar è quella di Austin, ed il dato è impressionante. Le vetture del Circus, infatti, sono risultate più veloci di circa 14 secondi sul tempo della pole position, visto che la massima serie fa una differenza clamorosa nelle curve e nei ridottissimi spazi di frenata.
Nel motorsport di oggi, dunque, non è più la velocità massima che fa la differenza, ma l’aerodinamica, proprio ciò che non sarebbe piaciuto ad Enzo Ferrari, Il Drake, infatti, diceva sempre che l’aerodinamica era per chi non sapeva fare i motori, ma questa volta la sua previsione non è stata perfetta, visto che senza downforce non si fa da nessuna parte.