La legge 104 tutela le persone con disabilità e i loro familiari con benefici e agevolazioni specifici purché sia presente il verbale medico.
I benefici che si possono ottenere con la legge 104/1992 devono essere riconosciute da una commissione medica che accerti la gravità della condizione di disabilità.
Per accedere alle agevolazioni previste dalla legge è necessario che la persona con disabilità e i loro familiari presentino il verbale medico: è in questo che è dichiarata il grado di disabilità della persona invalida. Quindi, per ottenere il concedo straordinario per assistere un familiare disabile, l’assegno per l’assistenza, l’accesso facilitato ai trasporti oppure la priorità nelle graduatorie pubbliche è necessario che la persona interessata presenti il verbale. Ma è necessario sempre? In realtà no. In effetti, esiste un caso in cui tale documento non serve. Vediamo quale.
Legge 104 e verbale medico: in questo caso non è necessario
Il verbale legge 104/92 con l’indicazione dell’articolo 8 legge 449/97 non è più necessario per richiedere le agevolazioni sull’acquisto dell’auto da parte delle persone con patente speciale e obbligo di ausili alla guida. A stabilirlo è il ministero dell’Economia e delle Finanze e il decreto Infrastrutture del 2021. In questo caso, le persone che si trovano nella suddetta condizione al posto del verbale medico potranno presentare un’autodichiarazione in cui si afferma di non aver usufruito nei quattro anni precedenti delle agevolazioni. Alla dichiarazione andrà allegata la copia della patente sulla quale dovranno essere indicati gli adattamenti prescritti dalla commissione medica.
Di contro, invece, le altre persone con disabilità dovranno presentare il verbale legge 104 con l’indicazione dell’articolo 8 legge 449/1997 anche coloro che hanno una grave riduzione della capacità di camminare, oppure non guidano o non hanno la patente speciale. Anzi, oltre al verbale dovranno adattare il veicolo per il trasporto della persona che non guida.
Come riconoscere la condizione di disabilità
Tra l’altro il verbale è importante perché contiene una dicitura che identifica la condizione della disabilità e di conseguenza quali benefici spettano alla persona disabile. Nei verbali più vecchi era la scritta: “il richiedente è riconosciuto: (condizione disabilità)”. In quelli più recenti è indicata direttamente la condizione:
- stato di handicap senza connotazione di gravità: questa condizione dà diritto a benefici quali permessi e congedi lavorativi;
- disabilità con ridotta autonomia personale: dà diritto all’aiuto assistenziale permanente e continuativo considerando la disabilità grave. Anche in questo caso, i benefici sono i permessi e il congedo straordinario non solo alla persona con disabilità ma anche ai suoi familiari caregiver;
- grado di invalidità superiore ai due terzi: quest’ultima condizione permette alle persone di scegliere per primi le sedi disponibili in caso di assunzione tramite concorso presso enti pubblici. Però non si possono chiedere permessi e congedi lavorativi.
Ricordiamo che attualmente i nuovi verbali hanno la garanzia della privacy. Infatti, i verbali medici sono trasmessi in due formati. Il primo completo che contiene tutte le informazioni sanitarie, quindi anche i dati sensibili, della persona con disabilità. Nel secondo, invece, contiene solo le informazioni necessarie e utili per accedere a benefici, bonus o agevolazioni oppure a servizi e prestazioni previsti dalla legge attualmente in vigore. Su questo secondo verbale i dati sensibili sono oscurati.