Il Ministero del Lavoro ha comunicato il termine per le denunce relative ai lavori usuranti da parte dei datori. Attenzione, la scadenza è vicina.
Il termine per la presentazione della comunicazione dei lavori usuranti, di solito, scade il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.
Attraverso la Nota del 29 marzo 2023, tuttavia, il Ministero del Lavoro ha annunciato una proroga. I datori, infatti, dovranno inoltrare le denunce di lavoro notturno e quelle di tutti gli altri mestieri usuranti, riferiti al 2022, entro il prossimo 17 aprile.
La scadenza per le comunicazioni relative al monitoraggio del lavoro a catena, invece, è di 30 giorni dall’inizio dell’attività.
Gli adempimenti devono essere effettuati in maniera telematica e, in caso di inadempimento, al datore potrà essere irrogata una sanzione che va dai 500 ai 1.500 euro. Analizziamo, nel dettaglio, la disciplina normativa.
Tramite il Messaggio n. 1100 del 21 marzo 2023, l’INPS ha illustrato la procedura per l’inoltro, entro il 1° maggio 2023, delle richieste di riconoscimento dello svolgimento di attività particolarmente faticose e gravose. Le istruzioni sono rivolte a coloro che matureranno i requisiti per la pensione anticipata tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.
Se la domanda perviene oltre tali ermini, la decorrenza della prestazione pensionistica slitta:
La richiesta di riconoscimento dell’agevolazione deve pervenire all’INPS in modalità telematica, insieme al Modello AP45. Specifichiamo che tutta la documentazione deve riguardare il periodo in cui sono stati svolti i lavori gravosi e, dunque, il datore di lavoro non può produrre dichiarazioni “ora per allora”.
In caso di accoglimento della domanda, l’INPS comunicherà all’interessato l’esito. Si tratta, tuttavia, di un accoglimento con riserva, perché, per rendere efficace il provvedimento, è necessaria la verifica del reale perfezionamento dei requisiti, entro il 31 dicembre 2024.
La domanda può essere presentata anche:
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La comunicazione dei lavori usuranti è un atto obbligatorio per verificare i requisiti dei lavoratori addetti a tali mansioni, ai fini dell’accesso alla pensione anticipata.
Il sistema previdenziale italiano, infatti, concede dei benefici per chi svolge lavori usuranti. In quanto attività particolarmente faticose e gravose, danno diritto alla pensione anticipata con i seguenti requisiti:
I lavori usuranti sono quelli elencati dall’art. 1 del D.lsg 67/2011. Tale elenco, poi, nel 2017 e nel 2018, è stato ampliato. Per al lista dettagliata di tutte le attività, consigliamo di consultare il sito dell’INPS o la normativa di riferimento in Gazzetta Ufficiale.
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Rientra nel novero del lavoro usurante anche quello notturno. In particolare:
Anche per gli addetti a tali mansioni, dunque, valgono le regole per la pensione anticipata previste per i lavori usuranti.
Coloro che però, svolgono un lavoro notturno per meno di 78 giorni all’anno, possono comunque usufruire di agevolazioni in tema pensionistico, ma con requisiti anagrafici differenti. In particolare:
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