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Economia

Il lavoro notturno da diritto alla pensione anticipata? L’ INPS ti dice come fare, attenzione la scadenza è vicina

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Antonia Festa

Il Ministero del Lavoro ha comunicato il termine per le denunce relative ai lavori usuranti da parte dei datori. Attenzione, la scadenza è vicina.

Il termine per la presentazione della comunicazione dei lavori usuranti, di solito, scade il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.

Pensione lavori usuranti – Nursenews.it

 

Attraverso la Nota del 29 marzo 2023, tuttavia, il Ministero del Lavoro ha annunciato una proroga. I datori, infatti, dovranno inoltrare le denunce di lavoro notturno e quelle di tutti gli altri mestieri usuranti, riferiti al 2022, entro il prossimo 17 aprile.

La scadenza per le comunicazioni relative al monitoraggio del lavoro a catena, invece, è di 30 giorni dall’inizio dell’attività.

Gli adempimenti devono essere effettuati in maniera telematica e, in caso di inadempimento, al datore potrà essere irrogata una sanzione che va dai 500 ai 1.500 euro. Analizziamo, nel dettaglio, la disciplina normativa.

Denunce lavori usuranti: entro quando vanno presentate?

Tramite il Messaggio n. 1100 del 21 marzo 2023, l’INPS ha illustrato la procedura per l’inoltro, entro il 1° maggio 2023, delle richieste di riconoscimento dello svolgimento di attività particolarmente faticose e gravose. Le istruzioni sono rivolte a coloro che matureranno i requisiti per la pensione anticipata tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.

Se la domanda perviene oltre tali ermini, la decorrenza della prestazione pensionistica slitta:

  • di un mese, se il ritardo della richiesta è minore o uguale a 1 mese;
  • di 2 mesi, se l’istanza viene presentata dopo 1 mese ma prima di 3 mesi dalla scadenza;
  • di 3 mesi, se il ritardo è uguale o superiore a 3 mesi.

La richiesta di riconoscimento dell’agevolazione deve pervenire all’INPS in modalità telematica, insieme al Modello AP45. Specifichiamo che tutta la documentazione deve riguardare il periodo in cui sono stati svolti i lavori gravosi e, dunque, il datore di lavoro non può produrre dichiarazioni “ora per allora”.

In caso di accoglimento della domanda, l’INPS comunicherà all’interessato l’esito. Si tratta, tuttavia, di un accoglimento con riserva, perché, per rendere efficace il provvedimento, è necessaria la verifica del reale perfezionamento dei requisiti, entro il 31 dicembre 2024.

La domanda può essere presentata anche:

  • dai lavoratori dipendenti del settore privato, addetti a mansioni particolarmente gravose, che maturano il presupposto per la pensione tramite il cumulo dei contributi delle Gestioni speciali;
  • dagli addetti alla “linea catena”;
  • dai lavoratori notturni (sia a turni sia a tempo pieno);
  • dai conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Leggi anche: “1 MAGGIO, FAI ATTENZIONE: RISCHI DI PERDERE LA PENSIONE“.

Lavori usuranti: i requisiti per la pensione anticipata

La comunicazione dei lavori usuranti è un atto obbligatorio per verificare i requisiti dei lavoratori addetti a tali mansioni, ai fini dell’accesso alla pensione anticipata.

Il sistema previdenziale italiano, infatti, concede dei benefici per chi svolge lavori usuranti. In quanto attività particolarmente faticose e gravose, danno diritto alla pensione anticipata con i seguenti requisiti:

  • età anagrafica di 61 anni e 7 mesi ed età contributiva di 35 anni, per i dipendenti (cd. Quota 97,6);
  • 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contribuzione, per i lavoratori autonomi (cd. Quota 98,6).

I lavori usuranti sono quelli elencati dall’art. 1 del D.lsg 67/2011. Tale elenco, poi, nel 2017 e nel 2018, è stato ampliato. Per al lista dettagliata di tutte le attività, consigliamo di consultare il sito dell’INPS o la normativa di riferimento in Gazzetta Ufficiale.

Potrebbe interessarti anche il seguente articolo: “PENSIONI ANTICIPATE: PERCHÉ QUEST’ANNO SARÀ PIÙ DIFFICILE USCIRE PRIMA DAL LAVORO“.

Il lavoro notturno da diritto alla pensione anticipata?

Rientra nel novero del lavoro usurante anche quello notturno. In particolare:

  • quello svolto per almeno 6 ore e per non meno di 78 notti all’anno;
  • quello compiuto per almeno 3 ore, nel periodo compreso tra mezzanotte e le 5 del mattino, durante l’intero anno lavorativo;
  • l’attività delle imprese di catena di montaggio;
  • il lavoro svolto dai conducenti di autoveicoli adibiti a trasporto pubblico collettivo, di capienza non inferiore a 9 posti.

Anche per gli addetti a tali mansioni, dunque, valgono le regole per la pensione anticipata previste per i lavori usuranti.

Coloro che però, svolgono un lavoro notturno per meno di 78 giorni all’anno, possono comunque usufruire di agevolazioni in tema pensionistico, ma con requisiti anagrafici differenti. In particolare:

  • con Quota 98,6, per i dipendenti, e Quota 99,6, per gli autonomi, con un numero di notti lavorate all’anno compreso tra le 72 e le 77;
  • con Quota 99,6, per i dipendenti, e Quota 100,6, per gli autonomi, se il lavoro notturno è stato svolto per un numero di notti tra le 64 e le 71.

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