Le automobili a metano e a GPL fino a qualche anno fa hanno avuto un boom, ma da qualche tempo a questa parte sono crollate.
Il pensiero comune in passato era che le automobili a metano e a GPL avrebbero salvato il mondo. Verso la fine del primo decennio del nuovo millennio venivano visti infatti come un modo per poter inquinare di meno con delle auto che potevano mantenere buone prestazioni.
Tutte e due avrebbero comunque dovute essere dei carburanti accessori alla benzina, perché senza di essa non ci sarebbe stata la possibilità di attivarle. A distanza di anni ormai il loro futuro è davvero segnato?
Ormai è abbastanza comune il pensiero sul fatto che il metano non avrà più vita lunga. Attualmente in Italia esistono la bellezza di ben 20.000 stazioni di benzina, eppure solamente 1500 di esse hanno deciso di utilizzare anche il metano.
Se inoltre consideriamo come molte distributori siano nati semplicemente con l’idea del metano, diventa chiaro come siano pochissimo coloro che gli abbiano dato fiducia. Non cambia molto nemmeno il discorso legato al GPL, con questo carburante che ha avuto modo di espandersi praticamente solo in Italia.
Il vero “nemico” delle auto a metano e a GPL possono essere viste come le versioni elettriche. L’idea iniziale infatti era quella di dare sempre più spazio a queste vetture in modo tale da poter avere delle vetture a impatto quasi zero.
Con le elettriche si ha invece il vero e proprio impatto zero, dunque da un lato gli ecologisti sponsorizzano queste nuove auto, mentre dall’altro chi ricerca la prestazione, si dedica solamente a benzina e diesel.
Stando dunque a questi dati sembra abbastanza evidente constatare come entrambe le versioni siano destinate ad avere una vita molto breve. La differenza tra le due è molto flebile e sottile, infatti in passato il metano sfruttava il suo basso costo.
Nel corso degli anni la situazione è andata via via peggiorando, con il crollo che è stato dettato dalla guerra in Russia e Ucraina. Il valore del gas è cresciuto sempre di più e si è così passati da costi al di sotto dell’euro ogni kg fino a oltre due euro.
Il GPL invece ha sempre lasciato parecchio perplessi per il fatto di dover riempire considerevolmente due serbatoi. Il metano infatti garantiva di percorrere tra i 250 e i 400 km di autonomia, con la spesa che inizialmente rimaneva sui 10 euro, mentre il GPL aveva le stesse prestazioni ma con un serbatoio spesso più grande.
In termini scientifici il GPL è una miscela formata da dei combustibili che hanno la derivazione da propano e dal butano. Stiamo dunque parlando di una raffinazione del petrolio. Il metano invece viene direttamente estratto dai pozzi, per questo motivo è più ecologico e ha una minore emissione nell’ambiente di sostanze nocive.
Il discorso comunque ormai non cambia e sembra abbastanza delineato. Il GPL e il metano sono state due bellissime proposte che avrebbero potuto migliorare la circolazione in auto abbassando l’impatto ambientale.
A conti fatti non hanno mai avuto un reale boom tale da pensare che avrebbero potuto diventare le auto del futuro. Le auto elettriche si stanno imponendo già adesso molto di più e il loro definitivo sviluppo sarà con tutta probabilità il colpo di grazia finale.
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