Un ex calciatore di Serie A è stato truffato per una cifra assurda: oltre 1,5 milioni di Euro. Una vicenda drammatica, ecco com’è andata.
Si sa che la criminalità va nella direzione dove ci sono i soldi e i calciatori sono delle prede molto ambite. Purtroppo non è una questione legata al cambiamento dei tempi, si è trattata sempre di un problema che ha coinvolto i giocatori di ogni epoca.
Roberto Mancini ha addirittura raccontato di come potrebbe addirittura scrivere un libro su tutte le volte che qualcuno ha provato a truffarlo. Il c.t. della Nazionale ha raccontato che anche lui ha purtroppo perso svariati soldi, in occasione della vicenda della finanziaria di Tarquinia.
In quel caso l’allora giocatore aveva investito in totale ben 1,4 miliardi di lire, il corrispettivo di 700 mila euro. Ci volle però ben poco al Mancio per capire che quei soldi non li avrebbe mai più rivisti.
Ancora peggiore invece è il caso per uno dei predecessori del tecnico marchigiano: Antonio Conte. L’ex allenatore del Tottenham si era imbattuto in una in uno dei broker che purtroppo è diventato tristemente famoso nell’ambiente: Massimo Bochicchio.
Considerato da molti come l’uomo dai facili guadagni per i VIP, morto in seguito a un incidente in moto in BMW nel giugno del 2022, fu artefice di un crollo finanziario spaventoso.
In totale si è parlato di 30 milioni di euro di ammanco per l’allenatore pugliese che fu così costretto a rimanere ancora un anno sulla panchina dell’Inter, nonostante la chiara volontà di andarsene al termine della finale di Europa League persa con il Siviglia.
Il caso più triste è però probabilmente quello legato ad Alessandro Gamberini, un difensore che a un certo punto si è letteralmente sentito tradito dai suoi amici.
L’ex difensore del Chievo e della Fiorentina su tutti era convinto di aver trovato nei fratelli Paoli dei veri amici. Alessio e Filippo erano due imprenditori che avevano convinto il loro “amico” Alessandro a investire un totale di 1,65 milioni di euro.
Stando a quanto riportato dal difensore non solo si trattava di una cifra molto importante, ma era l’intero risparmio di una vita del calciatore. La motivazione del perché si convinse ad affidare i suoi soldi ai fratelli Paoli fu proprio per colpa del difensore.
Alessandro si era trovato con Filippo una sera e gli aveva raccontato di essere abbastanza deluso dalla gestione dei suoi soldi. Nel 2011 iniziò a tutti gli effetti la truffa, con Paoli che convinse Gamberini a investire nella Bcc di Vignole.
Secondo lui avrebbe avuto modo di guadagnare il 3% di interessi sui suoi risparmi, a differenza dello 0,7% precedente. Naturalmente in questi casi si va sulla fiducia più assoluta e dunque Gamberini ha ammesso di non aver letto i contratti.
Purtroppo, già nell’aprile del 2012 arrivò la triste notizia, con la banca che lo contattò dicendo che avrebbero dovuto confiscargli il milione. Il motivo era dettato dal fatto che alcune carte che aveva firmato rappresentavano un pegno e una fideiussione favorevole ai fratelli Paoli.
Ci vollero in totale ben 8 anni di processi, ma per fortuna nel 2020 arrivò la tanto attesa sentenza. La sentenza del Tribunale di Prato sancì che i due imprenditori avrebbero dovuto versare un totale di 764 mila euro nel conto del calciatore, oltre a una condanna di un anno e 6 mesi.
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