L’ansia divora troppe persone: questi consigli possono salvarci

Tante, troppe persone soffrono di questa particolare condizione, meglio, certo definirla cosi. In alcuni casi si può provare a star meglio.

Una particolare condizione per l’appunto, qualcosa che in qualche modo arriva e che nella maggior parte dei casi nemmeno si sa come provare a mandare via. Parliamo di qualcosa che fa parte del nostro contesto, delle nostre vite. Immaginiamo di potere avere a riguardo dei consigli pratici su come non farsi in qualche modo scavalcare, in un certo senso, dalla particolare condizione. Gli elementi non mancano e forse potrebbero davvero essere di grande aiuto.

Ansia consigli
Nursenews

La condizione di chi vive questa particolare fase momentanea, proviamo a chiamarla in questo modo, momentanea non vuol dire certo meno invadente, per intenderci, potrebbe certo essere migliorata dalla consapevolezza di non essere soli, di trovare intorno chi magari può essere utili con consigli che alla fine potrebbero risultare davvero preziosi. Scopriamo cosa in qualche modo potrebbe davvero essere determinante.

La condizione, è quella la parte chiaramente più determinante. Ciò che la persona in questione pensa, può pensare, potrebbe portare in qualche modo ad aumentare lo stato di agitazione e di conseguenza a stare peggio. La consapevolezza comune, scientifica soprattutto tende a sottolineare il fatto che lo stato d’ansia, vuole avvisare la persona coinvolta, di fatto, di qualcosa di preciso.

La strada migliore per chi vuole in qualche modo provare a liberarsi di tale condizione, certo, in parte, arrivare a capo di quelle che possono essere le cause scatenanti, è di certo un preciso percorso di psicoterapia. In quel modo si arriverebbe, cosi come anticipato a far luce su quella che è di fatto la propria condizione e di conseguenza provare ad avere maggiori strumenti per comprenderla e superarla quando possibile.

I consigli proposti in questo ambito sono nel complesso otto e provano tutti in qualche modo ad indicare una strada alternativa, per cosi dire, alla condizione che opprime milioni di persone nel nostro paese. Dall’esercizio respiratorio alla capacità di prevenire, quando possibile specifici stati. La lettura di tali consigli, potrebbe, magari, essere realmente utile e di fatto, quindi più che mai costruttiva.

L’ansia divora troppe persone: i consigli per provare a conoscela e conoscersi

Il primo consiglio che troviamo tra quelli proposti dagli esperti riguarda la respirazione diaframmatica. La pratica in questione porta a una fase di rilassamento a livello fisiologico che può di certo ridurre il particolare stato d’ansia. Altro consiglio prezioso è quello di accettare in qualche modo quel particolare stato che è di fatto qualcosa di emotivo che si deve comprendere e per l’appunto accettare.

Il terzo consiglio riguarda l’autocritica, fare in modo di considerare pienamente i propri pensieri e non lasciarsi trasportare da riflessioni che vedono se stessi di fronte a qualcosa di a qualcosa di insormontabile, anche per quel che riguarda specifici pensieri. Lo schema seguente può aiutare ad affrontare meglio quelle domande che in automatico in certe situazioni ci si pone:

  • questa preoccupazione è realistica?
  • E’ probabile che ciò accada?
  • Se si verifica, il peggior risultato possibile avrebbe impatti a lungo termine?
  • Se succede qualcosa di brutto, questo ti cambierà come persona?
  • E’ vero oppure è una tua percezione?

Il quarto consiglio prevede la presa in considerazione la cosiddetta teoria della mente. Immaginarsi in un preciso modo rispetto al resto della società, valutazione tipica, valutazione che però nasce semplicemente dalla bisogno quasi immancabile di leggersi dentro di vedersi dal di fuori. Qualcosa di assolutamente normale. Quinto consiglio riguarda la capacità di sviluppo dell’empatia. Non pensare di essere il centro di tutto, viversi nel modo giusto. Concedersi la giusta libertà d’azione.

Il sesto consiglio è per le tecniche di visualizzazione che insieme agli esercizi respiratori già citati. Immaginarsi altrove, in un luogo che dia pace, serenità, tranquillità. Fare in modo di mandar via ogni condizione negativa, ogni elemento di disturbo attraverso ciò che si immagina davanti ai propri occhi.

Il settimo consiglio prevede una diversa presa di coscienza.  Cosa si starebbe facendo se non si fosse stati colti da quello specifico stato d’ansia. Lasciare andare ogni concetto relativo alla potenziale passività. Concentrarsi su cosa potrebbe esserci oltre. Cosa ci sarebbe stato in alternativa a quel momento.

L’ultimo consiglio spinge a comprendere in qualche modo la natura della propria ansia. In questo caso potrebbe essere utile la figura di uno psicoterapeuta. Andare a ricercare nella propria esperienza, casi simili, stati simili e provare a comprendere cosa, magari, in quelle precedenti situazioni possa essere successo.

Una serie di indicazioni potenzialmente capaci di mettersi tra chi vive quel particolare stato e la condizione stessa. Suggerimenti utili a liberare il campo dagli atteggiamenti che spesso si rivelano dannosi e che in qualche modo potrebbero peggiorare ancora di più la specifica situazione e condizione. Conoscersi, sviluppare tecniche di contenimento, per cosi dire. Andare oltre quel preciso momento. Sapersi leggere dentro e provare a darsi delle risposte, per quanto possibile.

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