Una situazione che potrebbe addirittura apparire per certi versi grottesca. Ci troviamo di fronte a qualcosa di letteralmente incredibile.
In alcuni casi le vicende proposte dalle cronache, portate in qualche modo avanti, diffuse, quindi, si mostrano più che mai, incredibili. Chiaramente non parliamo di tutte le storie, ma di qualcuna che in effetti riesce in qualche modo ad avere uno specifico primato. Parliamo di situazioni al limite, parliamo di trame che non risultano in qualche modo immaginabili. Al centro di ci sono donne e uomini e momenti particolarmente epici, in un modo o nell’altro che è giusto raccontare, in ogni caso.
Ci sono storie, si diceva, che lasciano letteralmente a bocca aperta, vicende che hanno dell’incredibile e che trasmettono tutta la propria bizzarria, se cosi possiamo definirla, attraverso lo stesso racconto che di quei momenti che in effetti vanno a caratterizzarla. Situazioni, dunque, particolarmente inattese che hanno il potere in qualche modo di calamitare tutta l’attenzione di chi legge sul tratto distintivo, particolare, dunque, dell’intera vicenda in questione.
Il punto centrale della notizia che ha di certo sorpreso i lettori i tutta Italia riguarda un ottantenne protagonista di qualcosa di veramente molto insolito, se cosi si può dire. L’uomo, infatti, si è visto recapitare una multa davvero extralarge da parte dell’ente autostradale, per aver viaggiato per due anni su tratte per l’appunto autostradali senza mai pagare il dovuto pedaggio. Una richiesta, complessiva di ben 4000 euro. L’uomo, oggi ospite di una casa di riposo non vuole saperne di saldare il salatissimo conto.
“L’autostrada è un servizio pubblico, non possono pretendere un pedaggio”, queste le parole riferite dal protagonista della nostra vicenda al suo stesso avvocato. Quello che di certo incuriosisce è di certo comprendere come abbia fatto l’uomo ad eludere ogni tipologia di controllo nell’arco di due anni, dal 2020 al 2022. Questo il periodo di riferimento per il qale la Procura della Repubblica di Frosinone ipotizza, a carico dell’ottantenne il reato di insolvenza fraudolenta. Tutti, insomma, vogliono capire il trucco.
Il trucco in effetti c’era, cosi come si evince da alcuni filmati ripresi proprio dal sistema di sicurezza dello stesso ente autostradale. Il nonno sprint, cosi come è stato prontamente ribattezzato, si incollava, letteralmente alle auto che attraversavano il casello autostradale provviste di Telepass. In quel caso, dunque, si approfittava dunque dello stesso passaggio della prima vettura per avere, apparentemente via libera rispetto al tratto autostradale in questione. Il conto, però, è arrivato alla fine.
Una situazione davvero grottesca, l’abbiamo anticipato, in un certo senso. Pensiamo per esempio alla pericolosità della operazione che portava il protagonista della nostra vicenda a non pagare il pedaggio autostradale. Avvicinarsi tanto alle altre auto, incollarcisi dietro, per intenderci, per eludere il pagamento del casello, rappresentava in ogni caso una operazione estremamente rischiosa. Chiaramente poi esiste il discorso legato alla sbarra automatica, dove presente.
In quale momento in somma l’uomo calcolava la velocità di marcia per eludere l’abbassamento stesso della sbarra, in che modo calcolava tale velocità, quanto rischio, in effetti, il protagonista stesso, ha corso ogni volta. Domande che evidentemente non si è mai posto il nostro nonno sprint, tanto da accumulare un conto davvero salatissimo con lo stesso ente delle autostrade che lo ha a questo punto “segnalato”, notificando una multa di ben 4000 euro. L’uomo, però, non molla.
4000 euro di pedaggi, non sono certo poca cosa, non rappresentano certo un piccolo importo e soprattutto non rimandano a una situazione che si potrebbe definire, occasionale. Anzi. 4000 euro rappresentano la cifra da pagare per chi con molta probabilità ha fatto di tale procedura una abitudine più che mai conclamata. Napoli, Roma, Caserta, il nostro protagonista amante del rischio raggiungeva queste e tante altre città italiane per le sue frequenti passeggiate gratis lungo la rete autostradale.
A questo punto viene da chiedersi in che modo la faccenda possa risolversi. L’uomo, il nostro nonno sprint, non sembra avere voglia di pagare, anzi, mostra anche una posizione assai decisa, attraverso il suo legale. Dall’altro lato, l’ente autostradale, chiaramente pretende la somma dei pedaggi non versati, Telepass, l’azienda che di fatto offre uno specifico servizio, risulta in qualche modo addirittura truffata. La situazione insomma, dovrà in ogni caso prendere una piega ben precisa. Non mancheranno di certo, nelle prossime settimane, importanti aggiornamenti.
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