I lavoratori appartenenti alle categorie protette possono approfittare di numerosi vantaggi in termini di assunzioni, turni, permessi ed esoneri.
A disciplinare l’inserimento dei lavoratori nelle categorie protette la Legge numero 68 del 1999.
La tutela delle persone con disabilità, patologie gravi e invalidità psico-fisiche è priorità per l’Unione Europea. La Carta dei Diritti Fondamentali sottolinea, in linea generale, il divieto di ogni forma di discriminazione basata sul sesso, la razza, l’etnia di provenienza, il colore della pelle e l’origine sociale nonché il patrimonio, l’età, l’orientamento sessuale e la disabilità. In quest’ottica diventa necessario, dunque, evitare discriminazioni sul lavoro verso i cittadini con un handicap fisico, psichico o sensoriale. In Italia la tutela si manifesta nella presenza delle categorie protette, liste in cui rientrano i soggetti da proteggere da una possibile emarginazione. Nello specifico, la Legge stabilisce che per le aziende con più di quindici dipendenti è obbligatorio assumere lavoratori appartenenti alle suddette categorie.
Vediamo chi può iscriversi a queste liste e quali sono i vantaggi concessi.
La Legge 69/1999 stabilisce che possono iscriversi alle categorie protette i cittadini
L’invalidità dovrà necessariamente essere accertata da una Commissione INPS previo espletamento della procedura di riconoscimento che si conclude con la redazione dell’apposito verbale.
Procediamo ora con una panoramica sulle agevolazioni a cui avere accesso una volta iscritti nelle categorie protette. Ricordiamo che l’iscrizione è legata alla presentazione del certificato attestante l’invalidità o i requisiti presso un Centro per l’Impiego della propria provincia.
Un primo diritto del lavoratore è il collocamento mirato. Gli iscritti con più di quindici anni e meno di 65 che risultano disoccupati potranno iscriversi alle liste provinciali dell’Organo istituito presso i Centri per l’Impiego di ogni provincia che si occupa dell’inserimento nel mondo del lavoro dei cittadini svantaggiati.
Il soggetto titolare di Legge 104 articolo 3 comma tre (handicap grave) ha il diritto di usufruire dei permessi lavorativi retribuiti nella misura di tre giorni al mese (fruibili anche ad ore). Stessa opportunità per i caregiver che si prendono cura di familiari con disabilità. I giorni di assenza dal posto di lavoro sono coperti da contributi figurativi ma non concorrono alla formazione delle ferie né della tredicesima.
Tra i vantaggi delle categorie protette non rientrano particolari predisposizioni con riferimento a turni, lavoro notturno oppure orario spezzato. O meglio, la richiesta da parte del lavoratore con disabilità di non lavorare di notte oppure la domenica può essere avanzata ma il datore di lavoro non ha l’obbligo di accettare un accordo specialmente se incide sull’organizzazione dell’attività lavorativa.
Si può inviare richiesta all'INPS per ottenere uno straordinario beneficio, che consente di avere più…
Comprendere la traduzione delle pagelle scolastiche è essenziale per il successo accademico e il coinvolgimento genitoriale. Importanza…
Spesso si pensa di mangiare cibi salutari, ignorando che si tratta di prodotti ultra processati…
L'esenzione dal ticket è prevista per diverse malattie e consente di ottenere un grande risparmio…
I disabili e i caregiver possono approfittare delle agevolazioni fiscali per comprare un'auto. Quali documenti…
Una recente indagine avrebbe individuato la regione più infelice d'Italia e il motivo è davvero…