Si presentano come persone bisognose di affetto e considerazione, poi la macchinazione subdola va presto in scena.
Il mondo del web è sempre capace di riservare sorprese, spesso, purtroppo, incredibilmente sgradevoli. Nella maggior parte dei casi siamo portati a pensare alla rete come il luogo magico delle opportunità e dei vantaggi ottenibili in ogni caso. Spesso, però, ci si dimentica di quanto questo stesso contesto possa essere fortemente dannoso e alla fine responsabile di veri e propri casi limite capaci di incrociare la realtà alle peggiori situazioni possibili da vivere.
Cosi come spesso capita, le cronache di ogni giorno ci riportano a fatti ed eventi inizialmente inimmaginabili che poi finiamo per accostare irrimediabilmente alla realtà dei fatti. Quante volte ci è capitato di soprassedere, mentalmente, rispetto a rischi potenziali indotti dalla rete. Leggiamo di una truffa che ha coinvolto un cittadino, o magari veniamo a conoscenza della stessa logica che ha riguardato un amico o un parente e pensiamo che a noi, no, non potrà mai accadere. Grave errore.
Oggi più che mai, le tecniche utilizzate da malintenzionati senza scrupoli riescono come mai prima d’ora a dare la percezione che tutto possa essere in piena regola, nessun dubbio circa insomma la reale natura di ciò che si rischia di incrociare. Tra le tecniche più utilizzate in assoluto troviamo quella legata al classico messaggio accattivante e al link che di fatto serve al truffatore per mettere a segno definitivamente il colpo. Anche in questo caso abbiamo assistito a nette metamorfosi.
Se da un lato l’operazione che prevede il regalo da ottenere per l’utente in questione, che a molti potrebbe in qualche modo “puzzare”, dall’altro troviamo la comunicazione di natura bancaria che gioca sul timore dello stesso cittadino di perdere il controllo del proprio conto corrente. Qui, insomma, il gioco si fa serio ed è facile ottenere l’approvazione dell’utente ormai terrorizzato. In entrambi i casi il link citato collegato a una pagina fake raccoglierà tutti i dati della vittima designata e si passerà alla fase operativa del raggiro, il furto finale.
Esistono però altri casi che riguardano il mondo delle truffe legate in un modo o nell’altro alla rete. Nessun campo, nessun contesto specifico ne è escluso. Quando si parla di truffe o raggiri è ragionevole aspettarsi di tutto, sempre, in ogni situazione. Le segnalazioni che arrivano puntuali alla Polizia Postale ci mettono di fronte a scenari inimmaginabili. Eppure, il tutto tiene, i malintenzionati abbondano e certe tecniche continuano a far danni da una parte all’altra del paese.
Una segnalazione, arrivata da un nostro lettore ci apre un mondo che probabilmente qualcuno ancora si ostina ad escludere tra quelli maggiormente ostili, per cosi dire. Parliamo del contesto chat. Capire chi si nasconde, dietro una finestra di dialogo, che sia di un social network o di qualsiasi altro specifico contesto web, è sempre più difficile. La vicenda del nostro lettore, che all’occorrenza chiameremo Sergio, è davvero incredibile. Un caso, purtroppo nemmeno tanto isolato.
La storia di Sergio, inizia per caso. Una richiesta di amicizia su Facebook, una pratica più che mai legata al quotidiano di qualsiasi cittadino. Quel nome però, non diceva niente al nostro protagonista, ma nonostante tutto, accetta la richiesta e non si preoccupa di contattare quella donna, almeno per capire come mai sia arrivata a lui quella richiesta. Il primo passo, però è proprio della donna che lentamente inizia ad intrattenere con Sergio cordiali e gradevoli conversazioni attraverso il servizio di messaggistica Messenger.
Il tempo passa e tra i due sembra essere scoccata la cosiddetta scintilla. I discorsi si fanno sempre più coinvolgenti e ad un certo punto si pensa di suggellare il tutto con un incontro. Conoscersi di persona, insomma. Il rapporto insomma va avanti fino a quando si scopre che la donna con la quale Sergio intrattiene conversazioni ormai da mesi non vive stabilmente in Italia, ma si divide tra il nostro paese e Parigi. Nel momento in cui l’uomo è più che mai convinto di voler incontrare la sua ormai assidua compagna di chat, lei si trova proprio nella capitale francese.
A quel punto arrivano i primi dubbi. La donna, si preoccupa di prenotare per Sergio un volo e una sistemazione proprio a Parigi, ma chiede all’uomo di effettuare prima possibile un bonifico per l’importo in questione, presso un conto da lei indicato. I dubbi per Sergio iniziano quindi ad arrivare. Che necessità c’è di effettuare tanto rapidamente questa operazione, si chiede. Alla fine, tra una conversazione e l’altra l’uomo si mostra restio a versare quei soldi in quel modo. La donna si fa insistente e allora l’uomo, una volta per tutte comprende di essere finito dentro la rete di una truffatrice, o magari di un truffatore senza scrupoli. A quel punto, Sergio, blocca il contatto su Facebook e denuncia tutto alle forze dell’ordine.
Il fenomeno delle truffe cosiddette “romantiche” rappresenta ormai una solida realtà del web. A tal proposito, di recente il sito web “consumatori.it” ha diffuso una serie di consigli, di indicazioni per aiutare il cittadino a stare lontano da precisi rischi legati a queste specifiche dinamiche della rete. Dieci consigli per evitare di ritrovarsi in situazioni incredibilmente spiacevoli:
Il rischio insomma, è più che mai concreto, starne lontano, per il cittadino, oggi, è più che mai un preciso dovere.
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