Buoni Postali, vediamo insieme che tipo di rendimenti può offrire acquistare un BFP a lunga scadenza con una cifra di 18 mila euro.
Non stiamo vivendo tempi facili, e chi sperava che, una volta superata l’emergenza endemica, l’Occidente potesse riprendere a vivere la normalità degli anni precedenti, ha dovuto fare i conti con una realtà molto diversa. Lo scoppio del conflitto in Ucraina lo scorso, che si è fin da subito tramutato in un pericoloso conflitto tra Putin e la Nato, e la guerra sui prezzi dell’energia inizia subito dopo, hanno infatti trascinato la nostra nazione in un periodo di profonda incertezza economica.
Una situazione che ha finito per coinvolgere anche il mercato finanziario, con tanti investitori che, con una recessione mondiale ormai alle porte, stanno riducendo alle loro strategie più aggressive di investimento, per concentrarsi invece su soluzioni che consentano di scontare meno rischi sul capitale investito.
È questo è uno dei motivi per cui l’acquisto dei buoni fruttiferi postali negli ultimi anni è notevolmente aumentato. Nati nel lontano 1924, i BFP sono una delle forme più antiche di risparmio e investimento offerte dallo stato italiano. La loro caratteristica più importante è proprio quella di essere coperti da una garanzia statale. E questo per ovvi motivi, fa sentire sicuro il risparmiatore di aver accantonato il suo capitale, in uno dei luoghi più sicuri al mondo.
Se infatti una banca privata può fallire e mettere in crisi correntisti e risparmiatori, dissolvendo la liquidità che detenevano nei loro conti, che si verifichi questa prospettiva anche per Bankitalia è un’ipotesi infinitamente più remota. I buoni fruttiferi postali sono distribuiti e venduti su tutto il territorio da Poste Italiane, ed emessi direttamente da Cassa Depositi e Prestiti.
Inoltre, i buoni postali hanno raggiunto un convenienza ancora maggiore rispetto agli ultimi anni, dopo che la Banca Centrale Europea ha deciso di alzare i tassi di interesse, e contestualmente lo stato italiano ha deciso di adeguare questi titoli all’inflazione. Ma come funziona nello specifico un BFP? Si tratta di un titolo molto più semplice di quelli generalmente offerti dal mercato finanziario privato, e per questo, possono essere compresi e sottoscritti, senza il bisogno di un consulente altamente specializzato.
Una volta firmato il contratto inoltre, un’altra sua convenienza rispetto a un’obbligazione privata, è che il capitale può essere restituito in qualunque momento. Anche se in questo caso però, il risparmiatore nella maggior parte dei casi, non si vedrà corrisposti gli interessi maturati sino a quel momento.
I BFP nascono però come degli strumenti di risparmio, e dunque è lecito chiedersi se davvero possano rappresentare una buona fonte di investimento per chi non vuole accantonare la propria liquidità, ma piuttosto ricavare un profitto dal capitale investito. Naturalmente, è impossibile pretendere che un BFP, viste le sue particolari caratteristiche e lo scopo per cui è nato e il basso profilo di rischio, possa garantire rendimenti convenienti, simili a quelli privati.
Ma chi si accontenta però di avere profitti minori rispetto ai titoli privati, può comunque ricavare, da un BFP riscosso alla scadenza, dei ritorni economici interessanti.
Facciamo un esempio pratico, utilizzando il simulatore di acquisto dei buoni postali, disponibile sul sito di Poste Italiane. Quanto posso guadagnare se decido di investire 18mila euro in un buono postale di lungo termine? Ecco quali risultati ci ha restituito il simulatore.
Una prima opzione d’acquisto, per chi vuole investire questa cifra nel lungo termine in un BFP, dal Buono 4×4, che ha una durata temporale massima di 16 anni. Gli interessi, una volta sottoscritto il contratto, vengono maturati ogni 4 anni, ma solo alla conclusione del primo quadriennio dall’acquisto. Il suo valore di rimborso netto alla scadenza sarà di 27.524 euro. E questo significa che il guadagno, attendendo la scadenza prevista a 16 anni, sarà di quasi diecimila euro.
Ha una durata inferiore invece il Buono 3×4, con scadenza dopo 12 anni dalla stipula del contratto. Gli interessi in questo caso vengono riconosciuti sul BFP ogni tre anni, ma soltanto alla scadenza del primo triennio di sottoscrizione. Il valore di rimborso netto alla scadenza sarà di 23.432 euro.
E infine si può anche scegliere di acquistare quello che è al momento il BFP con la scadenza più lunga, tra quelli disponibili sul mercato. Si tratta del Buono Ordinario, che si caratterizza in primo luogo per avere una durata temporale di 20 anni. Gli interessi scattano nel momento in cui si conclude il primo anno di sottoscrizione del contratto, e a partire da quel momento iniziano ad essere maturati ogni due mesi. Il suo valore di rimborso entro alla scadenza sarà di 28.053 euro.
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