Assegno unico, non è arrivato? Come sbloccare i pagamenti, in pochi lo sanno

Come comportarsi se l’assegno unico universale per figli a carico non arriva? Ecco come sbloccare i pagamenti.

Sono molte le famiglie che si ritrovano purtroppo a dover fare i conti con un ritardo dei pagamenti dell’assegno unico universale per figli a carico. Ma come fare a sbloccare la situazione? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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A partire dall’aumento generale dei prezzi fino ad arrivare al caro energia, sono tanti, purtroppo, gli elementi che continuano a pesare sulle tasche delle famiglie italiane. Un contesto difficile, quello in cui ci ritroviamo a vivere, che vede un numero crescente di persone riscontrare delle serie difficoltà a sostenere le varie spese della vita quotidiana. Non crea stupore, pertanto, il fatto che siano in molti ad attendere ogni mese con impazienza i vari pagamenti erogati dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Tra questi si annovera, ad esempio, l’assegno unico universale per figli a carico. Proprio quest’ultimo, però, vede molte famiglie fare i conti con dei notevoli ritardi. Da qui nasce pertanto spontanea una domanda: come comportarsi se l’assegno unico universale per figli a carico non arriva? In particolare, come fare a sbloccare la situazione? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Assegno unico, cosa fare se non arriva? Ecco tutto quello che c’è da sapere

L’assegno unico universale per figli a carico ha fatto il suo debutto a marzo del 2022. Eppure, nonostante ciò, sono tante purtroppo le famiglie che ancora non si sono visti erogare nemmeno la prima mensilità. Questo nonostante abbiano provveduto a presentare apposita domanda qualche mese fa. Una situazione indubbiamente poco piacevole, per cui è bene sapere come comportarsi per cercare di sbloccare i pagamenti. Ebbene, come è facile immaginare non vi è una formula magica per risolvere la questione. Si tratta, bensì, di dover fare come sempre i conti con dei passaggi burocratici.

Entrando nei dettagli, prima di vedere come sbloccare i pagamenti, è bene ricordare che la richiesta dell’assegno unico universale per figli a carico deve essere presentata dai soggetti interessati attraverso l’apposita sezione disponibile sul sito dell’Inps. Diversa la situazione per i percettori del Reddito di Cittadinanza che non devono presentare alcuna richiesta. Quest’ultimi, infatti, se hanno dei figli a carico, si vedono riconoscere l’assegno unico in automatico. Proprio sui percettori del sussidio targato Movimento 5 Stelle è importante soffermarsi su un punto.

Come già detto, quest’ultimi si vedono riconoscere l’assegno unico in automatico. Per questo motivo nel caso in cui i soggetti in questione abbiano provveduto ad inviare la domanda per tale prestazione hanno commesso un errore. In tal caso, infatti, il sistema dell’Inps, ricevendo una nuova istanza, sospende in automatico la richiesta e il nucleo famigliare interessato non si vede erogare l’assegno unico. Per risolvere la situazione, pertanto, è necessario che un funzionario dell’Istituto di Previdenza provveda a sbloccare l’istanza. Le tempistiche, quindi, dipendono dal lasso temporale impiegato dagli impiegati dell’Inps a compiere tale operazione.

Assegno unico, cosa fare se non arriva? Ecco come sbloccare i pagamenti: la soluzione che in pochi conoscono

Il caso dei percettori del reddito di cittadinanza, ovviamente, è solo un esempio. Alla base dei ritardi dell’erogazione dell’assegno unico universale per figli a carico, infatti, potrebbero esserci anche altri motivi.  Ad esempio può capitare che dopo aver presentato la domanda, l’Inps debba ancora provvedere ad effettuare dei controlli sul fatto che il soggetto richiedente soddisfi dei requisiti o comunque stia procedendo con ulteriori verifiche.

A prescindere dal motivo per cui l’assegno unico non è ancora stato pagato, il consiglio è quello di inviare un sollecito al fine di cercare di sbloccare i pagamenti. Per fare ciò basta utilizzare l’apposito servizio INPS risponde disponibile sul sito dell’istituto stesso. Per accedere a tale servizio è necessario utilizzare le proprie credenziali Spid, Cie o Cns. Se necessario bisogna inserire i propri dati e, così come riportato su Informazione Oggi, selezionare nella richiesta:

  • “in Gestione “Gestione Dipendenti Privati” o la voce di interesse,
  • all’interno di Argomento della Richiesta “Stato di una pratica/richiesta”,
  • in Tipologia della richiesta “Assegno Unico Universale”
  • in Identificativo della richiesta “Altro” e poi “numero di protocollo o della domanda”.

È possibile, inoltre, scrivere anche del testo in modo tale da aggiungere ulteriori informazioni in merito alla propria istanza, come ad esempio la data di invio. Nel caso in cui non si dovesse riuscire a sbloccare i pagamenti nemmeno in questo modo, si consiglia di rivolgersi direttamente alla sede territoriale di competenza oppure al Dipartimento per le politiche della famiglia.

A tal proposito si ricorda che il per l’assegno unico universale per figli a carico, il sito di riferimento è quello messo a disposizione dal Dipartimento per le politiche della famiglia. Proprio  su tale sito vengono indicati i vari contatti a cui rivolgersi, come quelli dell’Inps e il Dipofam. Per scrivere a quest’ultimo, ad esempio, è possibile scrivere una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica dipofam@governo.it. Se anche dopo aver chiesto aiuto al Dipofam non si riescono a sbloccare i pagamenti, si consiglia di rivolgersi ad un patronato in modo tale da cercare di capire i motivi alla base di questo blocco e presentare un nuovo sollecito.

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