Perdere al Gratta e Vinci, si può chiedere il rimborso? La risposta ha dell’incredibile

Perdere al Gratta e Vinci può essere un presupposto per poter chiedere il rimborso? Si promette una vincita, se non dovesse accadere?

Nel 2016 un Tribunale sentenziò il risarcimento ad un giocatore che aveva perso al Gratta e Vinci. Il motivo è incredibile.

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Il gioco del Gratta e Vinci promette una vincita grattando sui simboli presenti nel tagliando. Il giocatore paga il biglietto puntando ad un premio specifico ma la maggior parte delle volte non si assiste ad alcuna vincita. D’altronde è proprio questo il meccanismo consolidato nel tempo. Si tratta di una scommessa, un azzardo che chi gioca accetta assumendosi le responsabilità delle conseguenze.

Come è possibile, dunque, che nel 2016 un Tribunale abbia accettato il ricorso di un cittadino decidendo per un risarcimento in suo favore? La spiegazione è molto semplice, perché sul tagliando non c’era scritta la probabilità di vincita.

Gratta e Vinci, l’importanza della probabilità di vincita

Il Decreto Balduzzi stabilisce l’obbligo di indicare sul fronte oppure sul retro dei Gratta e Vinci le probabilità di vincita. L’obiettivo è mettere a conoscenza il giocatore delle percentuali di opportunità di portare a casa una vincita. L’utente deve essere a conoscenza del fatto che vincere in molti casi è una remota possibilità per evitare che il gioco diventi una fissazione e sfoci in ludopatia. L’intento del Decreto, dunque, è quello di far comprendere come i rischi di perdere molti soldi prima di una eventuale vincita siano elevati.

Dal 2016 ad oggi

Nel 2016 la probabilità di vincita non era stata riportata sul tagliando, di conseguenza il Tribunale ha emesso sentenza a favore del giocatore con risarcimento dei soldi spesi per l’acquisto del singolo Gratta e Vinci. Pensate cosa sarebbe potuto accadere continuando a non segnalare le probabilità. Perdere al Gratta e Vinci, come detto, è molto comune. Sarebbero state avviate numerose cause di richiesta di rimborso. E pensate se al rimborso si fosse aggiunta la richiesta di risarcimento per danno morale in seguito a lesioni gravi, all’aggravarsi di una malattia mentale ossia la ludopatia.

Il problema è stato presto risolto. Ogni tagliando riporta le probabilità di vincita sul retro. Tutte le 46 tipologie di Gratta e Vinci presenti oggi sul mercato sono complete di questo fondamentale dettaglio. Di conseguenza, i giocatori non hanno motivo per poter chiedere un rimborso. Occorre accettare di poter perdere al Gratta e Vinci riconoscendo la propria capacità di gestire il gioco per evitare di ritrovarsi falliti solamente per grattare su dei simboli.

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