Con gli pneumatici usurati si rischia di prendere molte salatissime. Ma esiste un trucco per scoprire quando è il momento di cambiarli.
Per evitare di prendere multe a causa degli pneumatici usurati, è bene imparare a osservarli con attenzione. Tuttavia, il motivo non è solo legato alle sanzioni pecuniarie, che di sicuro non fanno piacere a nessuno, ma anche al grado di sicurezza che uno pneumatico deve essere capace di offrire.
Di fatto, a prescindere da ciò che dice la legge, uno pneumatico usurato rappresenta un grosso rischio per l’automobilista. Come si fa a capire se gli pneumatici della propria vettura sono usurati?
Esiste un metodo molto efficace che permette di riconoscere, senza ombra di dubbio, il grado di usura di una gomma. In questo modo, è possibile intervenire, sostituendolo pneumatico, prima che sia troppo tardi.
Se gli pneumatici della nostra auto sono eccessivamente usurati, oltre a rischiare di prendere una multa in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, c’è concretamente il pericolo che in caso di frenata l’auto perda aderenza, finendo fuori strada o allungando la frenata.
Per misurare le gomme e avere una lettura uniforme, è necessario essere muniti di un misuratore di profondità. In questo modo, è possibile valutare il grado di usura in maniera oggettiva.
Si tratta di uno strumento che, nella sua versione classica, ovvero non digitale, ha un costo irrisorio di circa 10 euro.
Tuttavia, non sempre è necessario munirsi di tale strumento: basta controllare lo pneumatico.
Lla legge italiana stabilisce che i limiti minimo per l’usura delle gomme è 1,6 millimetri.
In sostanza, in presenza di una gomma che ha un grado di usura pari a 1,7 mm l’automobilista non può essere multato. Mentre, se il grado di usura è inferiore al suddetto limite (1,6 mm) l’automobilista è soggetto a multa.
Sebbene la legge stabilisca quanto appena detto, per una questione di sicurezza, si consiglia di tenere conto di un altro limite. Per gli pneumatici estivi gli esperti consigliano di rispettare il limite di 3 mm. Pertanto, in presenza di uno pneumatico che presenta un grado di usura, ad esempio, di 2,5 mm, anche se la legge non prevede l’applicazione di multe, i gommisti e gli esperti consigliano di sostituire ugualmente la gomma.
Per le gomme invernali, invece, il limite è fissato a 4 mm. Quindi anche in questo caso, vale lo stesso discorso: se la gomma ha un grado di usura di 3 mm, la circolazione su strada non è più sicura.
Oltre a munirsi di un misuratore dell’usura della gomma è possibile anche dare un’occhiata allo pneumatico stesso dove è presente un indicatore che serve proprio a questo scopo.
La maggior parte degli pneumatici sono dotati di tre scanalature. Queste sono individuabili grazie l’acronimo TWI, situato su un lato della gomma.
In prossimità dell’acronimo è possibile trovare tre “tacchette”. Quando queste sono al di sopra del battistrada vuol dire che lo pneumatico è nuovo o che comunque presenta un grado di usura che garantisce ancora un buon livello di sicurezza.
Se, invece, le scanalature in questione sono al pari del battistrada, vuol dire che lo pneumatico ha già percorso molti chilometri e va sostituito.
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