Identità SPID, il “no” del provider non deve far perdere la testa: come aggirare l’ostacolo

Si possono gestire più identità digitali SPID dallo stesso numero di cellulare. Un solo dispositivo per molteplici accessi, una questione tutta da approfondire.

L’identità digitale è diventata fondamentale per comunicare e accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione.

credenziali digitali SPID
Nursenews.it

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale da un paio di anni è diventato protagonista della vita tecnologica di tutti noi. Gli enti pubblici sono stati chiamati alla graduale dismissione delle vecchie modalità di autenticazione (username e password) per utilizzare meccanismi più sicuri e moderni. Contemporaneamente i cittadini si sono dovuti adeguare a questa evoluzione richiedendo le credenziali digitali – SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.

Tra le tre tipologie di identità, lo SPID è sicuramento quello che ha avuto più successo tra gli italiani. Non senza qualche difficoltà, milioni di persone hanno attivato il Sistema Pubblico – principalmente tramite Poste Italiane – e ora riescono ad usarlo con scioltezza. L’autenticazione è diventata, così, più rapida e pratica avendo a disposizione uno smartphone e una connessione internet. Si è imparato, poi, che lo SPID è strettamente personale.

Ad ogni identità intestata ad una persona diversa è necessario, infatti, associare un diverso numero di telefono ed email. Ma attenzione, c’è un modo per raggirare legalmente la normativa.

Un’identità un numero di telefono, la normativa

Lo SPID è strettamente personale ma non tutti sanno che l’indirizzo email e il numero di telefono non devono necessariamente essere intestati alla stessa persona che richiede l’identità digitale. L’importante è che entrambi i dati siano strumenti di uso personale per motivi di sicurezza.

L’Agenzia digitale italiana ha poi precisato con il messaggio numero 31 del 5 ottobre 2020 che l’utilizzo dello stesso numero di smartphone così come dello stesso indirizzo email è condizione ostativa per chiedere un’identità SPID presso lo stesso gestore. Significa che il provider rifiuterà la creazione dello SPID se il numero di telefono risulta usato

  • da un altro utente per registrare un’identità digitale anche se la numerazione è stata successivamente riassegnata in seguito alla scadenza della SIM,
  • per l’attivazione un’identità SPID di un familiare o altra persona.

Più identità digitali SPID sullo stesso dispositivo, come fare

Il problema nell’uso di uno stesso numero di telefono da parte di un diverso utente può essere risolto dal richiedente l’identità digitale contattando l’assistenza del gestore. In questo modo si potrà avviare la procedura di verifica che permetterà, ad esempio, di utilizzare una numerazione mobile non più appartenente ad un certo utente per creare una propria identità SPID al nuovo possessore del numero.

Diverso il caso in cui il proprio numero di telefono risultasse associato all’identità digitale di un familiare. La stessa informazione non potrà mai essere usata per attivare una seconda identità digitale con lo stesso gestore. Quel numero di telefono e quella email, però, potranno essere associati ad una diversa identità scegliendo un altro provider (Aruba, ad esempio, e Poste Italiane). Ecco che si potranno avere più utenti SPID da gestire con lo stesso smartphone.

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