A sorpresa, sono solo 3 le città italiane che si classificano tra le prime 200 al mondo per la felicità dei propri abitanti. Ecco quali sono.
Scopriamo da chi e come è stata costruita la classifica delle “Happy City”. E soprattutto quali sono le città dove la felicità è al primo posto. Non mancano le sorprese.
Oggi si stilano classifiche un po’ per tutte le cose. E dunque, dopo la giornata della felicità del 20 marzo scorso, non poteva mandare perciò anche la classifica delle città più felici del mondo.
Dando un’occhiata alla classifica, ci si accorgerà subito che tra le prime cento città più felici al mondo al mondo non ci sono italiane. Niente italiane tra le top 100 delle “Happy City” quindi. In questo caso il Belpaese deve accontentarsi della terza fascia. Come dire che non si va oltre la medaglia di bronzo.
Ma chi ha stilato questa classifica? Uno studio dall’Institute for Quality of Life and Happy City Hub, che ha sede a Londra. Si tratta di un istituto che fa ricerche sulla qualità della vita nel mondo. E in base a quali parametri hanno classifica le città secondo il loro grado di felicità?
Come spiegano gli esperti sul loro sito web, non è stato possibile stabilire con certezza quale sia la città più felice al mondo. Ovvero quella che può vantare gli abitanti più felici. In primo luogo per la complessità dei fattori da prendere in considerazione (numero di abitanti, scala della città, risorse a disposizione, la natura dei problemi da affrontare dovuti a specifiche condizioni naturali o geopolitiche, ecc.). In più non tutti hanno le stesse aspettative riguardo alla felicità.
Più sensato invece, spiegano i ricercatori, individuare gruppi di città sulla base di svariati fattori. Tra questi l’educazione, le politiche sociali, economiche, dei trasporti. E ancora le politiche ambientali, quelle sui servizi pubblici, i dati su trasparenza e innovazione. Ma c’è spazio anche per la sicurezza e la capacità della città di reagire a nuove sfide e ai momenti di crisi. Le città in classifica poi sono luoghi abitati da una comunità cittadina attiva e fiera del proprio luogo.
Come si può vedere, la mole degli indicatori è piuttosto ampia. Ogni anno l’istituto analizza circa 1.000 città nel mondo. Da questo gruppo di un migliaio di città, spiegano gli autori della ricerca, «scegliamo i centri i cui dati sono affidabili, indiscutibili e oggettivi. Sulla base di ciò, stimiamo un elenco di circa 350 città che viene valutato all’interno di 5 diverse aree e 24 tipi di attività».
Sulla base di questi criteri gli autori dell’indice di felicità hanno collocato le città in tre diverse fasce: oro, argento e bronzo. Da qui è nata la classifica delle 200 città più felici al mondo.
La prima fascia – quella d’oro – è ristretta dunque a un piccolo gruppo di 23 città. Sono le città che hanno ottenuto il punteggio più alto che la fa accedere alla fascia d’oro. Tra queste, come anticipato, non ci sono città italiane.
L’indice più alto tra le città oro è quello della ben poco nota città danese di Aarhus (1614,2), seguita da Zurigo (1611) e dalla canadese Vancouver (1605). Quarto posto per New York (1602). Tra le 23 città più felici ci sono nomi conosciuti e meno conosciuti. Così troviamo quelli di Londra, Los Angeles, Washington, Amsterdam, Stoccolma, Sydney, Oslo, Toronto, Montreal, Helsinki, Ginevra. Ma anche i nomi delle semisconosciute Jonkoping e Eskilstuna (entrambe svedesi), Bergen (Norvegia) e Brisbane (Australia).
Come si può vedere, molte delle città più felici del mondo si trovano nei Paesi del Nord Europa (Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia). Tra queste spicca il primo posto di Aarhus. Si tratta di una cittadina danese sulla costa orientale della Penisola dello Jutland. Totalizza l’indice più alto coi suoi 336.411 abitanti sparsi su un’area di 91 chilometri quadrati.
Ben piazzate nella fascia oro anche le città nord americane e canadesi. Ma c’è gloria pure per Svizzera, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda.
Invece nella fascia argento sono classificate le città dal posto numero 24 al 100. Niente tricolore anche in questa seconda fascia. Escluse anche dalla medaglia d’argento, un po’ a sorpresa non ci sono città italiane tra le prime 100 città più felici del mondo.
Tra le città europee color “argento” la parte del leone la fa il Regno Unito: i nomi di città britanniche appaiono per ben 18 volte. Ma ci sono anche Berlino, Madrid, Parigi, Monaco, Singapore, Vienne, Chicago. E poi anche Bordeaux, Dublino, Amburgo, Düsseldorf, Francoforte.
Medaglia di bronzo invece per le città della terza fascia, quelle dal posto 101 al 200. Qui comincia a vedersi finalmente un po’ di Italia. Sono comunque solo tre le nostre città in queste fascia. Cominciamo dalla prima delle italiane: è Milano, in seconda posizione della terza fascia. In assoluto la città di Sant’Ambrogio si piazza invece al 102esimo posto, subito dietro Innsbruck, con 1405,1 punti.
Per trovare un’altra italiana dobbiamo scendere fino alla posizione numero 116, occupata da Bologna. La città felsinea è preceduta da Dubai e Barcellona e coi suoi 1361,6 punti precede a sua volta Brugge (Belgio). Più in basso ancora invece Roma. Punteggio di 1304,2 per la Capitale che deve accomodarsi in 128esima posizione, poco sopra Praga. La Città eterna però si vede battere da due illustri sconosciute come le cittadine belghe di Aalter e Roeselare (rispettivamente poco meno di 20 mila e di 60 mila abitanti: non proprio delle megalopoli). Non certo l’unica stranezza di questa classifica che, ammettiamolo, non rende giustizia al Belpaese.
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