Ancora una volta al centro delle cronache troviamo l’argomento truffa. Da un po’di tempo, ormai, il nostro paese non è più tanto sicuro.
Nel nostro paese l’ombra della truffa, online ma non solo è ormai sempre più ingombrante. Non passano giorno in cui un comune cittadino non venga, di fatto, approcciato, per quelli che sono i soliti canali, da malintenzionati senza scrupoli che non hanno altro fine alcuno se non quello di sopraffare in ogni modo la vittima potenziale in questione. Ragioniamo, in un certo senso, sempre delle solite modalità, che cosi come anticipato si presentano sempre attraverso i soliti canali di comunicazione.
Ogni giorno, cosi come anticipato, un cittadino viene mediamente importunato da tentativi di truffe online dalle tre alle quattro volte. Parliamo dei classici canali di approccio, per certi particolari fenomeni. Mail, sms, social network. In linea di massima assistiamo quasi sempre allo stesso copione. Le tecniche utilizzate, in un modo o nell’altro ripropongono quasi sempre lo stesso copione, di conseguenza verrebbe da pensare che il tutto possa essere poco efficace, e invece.
Nella maggior parte dei casi insomma ci troviamo di fronte al racconto di eventuali vantaggi, concessioni particolari, sconti, omaggi, tutto insomma pur di attirare in modo assolutamente determinante l’attenzione di chi legge. La tecnica è per l’appunto questa. Messaggi dal contenuto assolutamente accattivante capaci di fissare l’attenzione della potenziale vittima e convincerla del fatto che in quel giorno forse le cose possono andare in modo del tutto inaspettato. Una illusione.
Ecco allora l’escamotage del concorso vinto e del premio da ritirare subito, pensiamo a un nuovissimo smartphone, un tablet, un pc, tutto insomma che possa in qualche modo letteralmente convincere chi legge della bontà dell’intera operazione e situazione. Qualcosa di inaspettato che può rendere l’utente in questione consapevole del fatto che qualcosa potrebbe non andare, ma che in qualche modo lo convince anche che è giusto considerare la possibilità che tutto sia vero.
Il dubbio insomma è questo e su questo nello specifico giocano i malintenzionati. Nella maggior parte dei casi quindi troviamo un testo che anticipa il vantaggio in questione e poi il solito link protagonista assoluto del potenziale raggiro. Proprio sul link, infatti, i lettori saranno invitati a cliccare per inserire i propri dati personali e uno strumento di pagamento valido, utile nel caso in cui ci siano delle spese di spedizione da effettuare. In quel momento la truffa è di fatto compiuta.
Non sempre però la dinamica è quella descritta. In molti casi, nonostante protagonista assoluto sia sempre il solito link i messaggi veicolati cambiano a seconda della situazione. Possiamo dunque avere fantomatiche problematiche di natura bancaria o postale, utenze Inps o Agenzia delle Entrate bloccate e quant’altro. In ultimo, cosi come nel caso specifico di questo “racconto” troviamo poi le truffe online scaturite da altre specifiche operazioni, ad esempio gli acquisti online.
Oggi come oggi, le truffe online abbondano letteralmente, non è possibile, in qualche modo essere certi di riuscire a farla franca, per cosi dire, quando ci si ritrova di fronte a una qualche dinamica di natura più che mai truffaldina. L’ultima frontiera è quella legata agli acquisti online, gestiti, per cosi dire, in forma privata. Parliamo quindi di quei contesti web, come per esempio Subito.it o magari Ebay che consentono la vendita e l’acquisto da parte di singoli privati.
La più classica delle truffe è quella che riguarda la più naturale, purtroppo, delle dinamiche che in qualche modo prevedono un raggiro. Un oggetto, in vendita, che non arriverà mai a casa del potenziale acquirente. Annunci fittizi, insomma, che servono solo ed esclusivamente per lanciare l’amo, per cosi dire. I clienti che abboccheranno, provvederanno ad effettuare il pagamento richiesto ma in cambio riceveranno praticamente nulla. Questo è il senso dell’intera operazione.
Esiste poi un’altra modalità di truffa che prevede, per esempio, la restituzione da parte del compratore di un oggetto diverso da quello acquistato. Per esempio si acquista un orologio di marca, per dire, ma si restituisce, perché non gradito una copia dello stesso, per intenderci. In ogni caso, dunque, bisogna stare con gli occhi più che mai aperti. Pensiamo, per esempio a cosa potrebbe accadere in situazioni simili. Per un ipotetico venditore sarebbe una perdita non indifferente.
Proprio per provare a tenere quanto più lontani da truffe e raggiri i consumatori, i cittadini, insomma, l’Unione nazionale dei consumatori ha diffuso attraverso il proprio sito web una serie di consigli per tutti gli utenti del web:
La sicurezza al primo posto, insomma, oggi come in futuro. La truffa, di questi tempi è qualcosa di troppo rischioso.
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