Ci sono dei tagli di banconote che rischiano di essere contraffatti. A lanciare l’allerta è la Banca Centrale Europea (BCE).
Le banconote false sono un qualcosa che preoccupa molto i commercianti e non solo. Ci sono, tuttavia, dei tagli che sono maggiormente a rischio di essere contraffatti rispetto ad altri, ed è quindi essenziale essere in grado di riconoscere e fare maggiore attenzione a questo problema. I tagli di banconote che rischiano di essere contraffatti di più sono quelli da 20 e 50 euro.
Sono infatti i tagli di banconote che sono di più in circolazione. A lanciare l’allerta delle banconote false è stata la Banca Centrale Europea (BCE), che nel 2022 ha posto sotto sequestro 376mila banconote contraffatte. Un numero davvero enorme, che diventa ancora più preoccupante se si pensa al suo valore in euro, ovvero 17 milioni. La stima del rapporto tra banconote originali e finte equivalga a 13 banconote false ogni milione di banconote reali.
Banconote false: cosa dicono le norme
Quante probabilità ci sono di veder finire banconote false nel proprio portafogli? Ebbene, non sono elevatissime, ma neanche così basse. Prima di effettuare un pagamento in contanti si dovrebbe verificare ogni banconota prima che siano le autorità a farlo. Questo perché pagare con banconote false è un vero e proprio reato penale che può essere perseguito anche con il carcere. Nel caso in cui si eseguano pagamenti con denaro contraffatto, il pericolo è di incorrere fino a sei mesi di carcere.
L’articolo 457 del Codice penale dice che «chiunque spende, o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate, da lui ricevute in buona fede, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 1.032». Non è molto semplice capire se una banconote è falsa, in particolare per via dei nuovi metodi di contraffazione. Se non si possiede uno specifico macchinario per riconoscerle, bisognerebbe usare altri metodi.
Il metodo più usato è quello di esporre la banconota in controluce per controllarne la filigrana, il ritratto di Europa (principessa e regina della mitologia greca), la cifra che raffigura quanto vale e infine l’immagine. Un altro controllo visivo è di accertarsi se sulle banconote siano rappresentati Cipro e Malta e se vi sono le firme o di Mario Draghi o di Christine Lagarde.
Inoltre, l’acronimo Banca Centrale Europa deve essere riportato in 9 varianti linguistiche che sono raffigurate sul lato della banconota. Ultima cosa, bisogna verificare la scritta EURO, che deve essere scritta in caratteri cirillici (EBPO) e greci. Infine, toccandola, se ci si accorge che la banconota è liscia, potrebbe essere falsa. Essa non deve essere liscia al tatto ma deve avere rilievi ben chiari.