La psicologia spiega perché si prova piacere nel togliere punti neri e brufoli dalla pelle. La rivelazione è apparsa nero su bianco sulla rivista The Journal of Clinical Psychiatry.
Una vera e propria “passione” per tante persone, togliere punti neri e brufoli non appena possibile. C’è una spiegazione dietro questa voglia particolare.
La psicologia e la psichiatrica cercano di studiare la mente umana per districare l’intricato intreccio di pensieri, desideri, paure, ansie che popolano il cervello. Capire la causa di determinati comportamenti, le motivazioni dietro certi impulsi, la spiegazione che guida l’agire non è semplice. Le variabili sono talmente tante da necessitare uno studio approfondito tanto che per riuscire a risolvere un solo piccolo problema servono innumerevoli sedute da uno psicologo o da uno psichiatra (a seconda del disturbo). Oggi vogliamo affrontare una questione “leggera”, cerca di comprende come mai molte persone provano piacere nello schiacciare brufoli oppure punti neri. Vi rivedete in questa descrizione e siete curiosi di scoprire come il fenomeno viene spiegato in termini psicoanalitici?
Sul web circolano più di 18 milioni di contenuti inerenti questa tematica. “Che schifo” penseranno alcune persone ma tante altre si sentono “attratte” dalla prospettiva di schiacciare quei fastidiosi inestetismi. Sul mercato si trovano in vendita svariati strumenti metallici che favoriscono l’estirpazione mentre su Internet girano video in cui si mostra lo “svuotamento”.
Sembrerebbe essere piacevole per gli utenti osservare l’operazione di uscita del sebo. Almeno per i 300 mila che hanno visualizzato il video in poche settimane. La letteratura medica da secoli analizza il fenomeno indagando specialmente nel momento in cui il comportamento di rimozione diviene compulsivo. Si parla nello specifico di “disturbo da stuzzicamento della pelle”.
Questo disturbo rientra nel settore ossessivo compulsivo. In alcune persone la rimozione dei punti neri diventa, infatti, una vera e propria ossessione, un pensiero ricorrente. L’impulso irrefrenabile di togliere i brufoli non riesce ad essere placato perché si avverte la necessità di rimuovere le impurità della pelle.
Dal pensiero ricorrente alla compulsione il passaggio è breve. Fortunatamente, però, la maggior parte dei fanatici dell’estirpazione rientra tra la popolazione subclinica. Si tratta di coloro che presentano i sintomi ma in modo non clinicamente rilevante. Il motivo per cui si prova piacere a togliere i punti neri è perché fa rilassare. Si allentano gli stati emotivi complessi – noia, ansia, solitudine – ma dietro questa sensazione si nasconde un motivo psichiatrico da conoscere.
Rimuovere l’impurità della pelle significa strappare simbolicamente un proprio vissuto. Capita frequentemente che il desiderio sia presente in persone che non riescono ad accettare errori commessi, che fanno fatica ad accettarsi completamente. Via il brufolo via la vergogna, almeno inconsciamente. Si purifica la pelle e nel frattempo si purifica anche l’IO, si ricerca un cambiamento tanto desiderato. Ecco perché chi manifesta questa prerogativa è spesso una persona introversa, chiusa, poco reattiva e con la voglia di rinnegare il passato.
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