Superenalotto, incredibile ma vero: non ritirano i milioni del Jackpot, e ora che succede?

Vincere al lotto senza ritirare il premio. Gratta e Vinci mai riscossi, milioni del Superenalotto rimasti in naftalina.

Succede anche questo, per quanto possa sembrare incredibile. Parliamo della montagna di soldi delle vincite mai incassate dai fortunati giocatori. Ma dove va a finire tutto questo fiume di denaro? Cerchiamo di capirlo.

soldi in fumo
Nursenews

Fare tanta fatica (e spendere tanti soldi) per realizzare il proprio sogno. E poi, una volta raggiunto l’agognato obiettivo, lasciare tutto lì dov’era. Capita anche questo. Ovvero di cercare con ardore l’abbraccio della dea bendata. E poi non ricambiarlo, quando la fortuna ti si concede dopo chissà quanti tentativi andati a vuoto. Un po’ come dimenticarsi di mangiare la ciambella una volta tanto che ti esce col buco.

Parliamo chiaramente delle innumerevoli vincite alle tante lotterie italiane. Vincite – incredibile ma vero – mai riscosse però dai destinatari della buona sorte. Mancate riscossioni che possono nascere dalla disattenzione magari, o perché il fortunato vincitore ha disgraziatamente perso il tagliando. Oppure perché ancora più beneficiati da una improvvisa ricchezza che ha distratto al punto da non pensare neanche più lontanamente alla giocata di prima.

Vincite non ritirate, che fine fanno?

Distrazione o meno, sono moltissimi i motivi che possono spingere a lasciare nel dimenticatoio un tesoretto – o un tesorone – che finisce così per rimanere nei forzieri dello Stato. L’ultima di una serie di “sbadataggini” risale, in ordine cronologico, a una vincita al Lotto avvenuta a Trieste. Si tratta di una vincita partita da una semplice giocata da 1 euro, che però ne ha fruttati ben 4.140 al fortunato vincitore. Peccato che poi, al momento di andare in tabaccheria per incassare la bella sommetta, non si sia presentata anima viva.

In ogni categoria di gioco, dal Gratta e Vinci al Superenalotto, passando per lotto e lotterie varie, c’è una discreta quota di “smemorati” che dimenticano di intascare il denaro della vincita. A questo punto la domanda sorge spontanea: ma il denaro mai ritirato delle giocate vincenti dove va a finire? Domanda più che legittima. Prima di tutto, niente paura: il denaro non ritirato non va, come si suol dire, in carrozzeria. Insomma, le vincite non vanno perdute. Non vanno in fumo. Vengono, diciamo, gentilmente concesse a giocatori meno distratti. In altre parole, il denaro non riscosso viene rimesso in gioco per l’estrazione successiva. Dove non mancheranno di certo giocatori più attenti a non farsi sfuggire il gruzzoletto vinto.

Ma quante volte accade qualcosa del genere, ovvero che il denaro di una vincita non venga ritirato? Vediamo di andare un po’ indietro nel tempo per quantificare il fenomeno dei “dimentichini”.

Vincite dimenticate: una montagna di milioni mai riscossi

Senza andare troppo a ritroso, il picco, se vogliamo chiamarlo così, delle vincite non ritirate lo abbiamo avuto nel 2009, quando sono stati ben 5 i milioni di euro vinti e non ritirati. E dunque rimessi in gioco l’anno successivo. Sei anni prima, nel 2003, nelle casse del gioco erano rimasti invece 4 milioni che nessuno si è presentato a ritirare. Nel 2016 invece le vittorie non incassate ammontavano a 2 milioni di euro.

Non poche anche le vincite “dimenticate” (1 milione di euro ogni anno di premi non ritirati) nel 2004, 2007 e 2018. Mentre tra il 2010 e il 2016, tra lotto e lotterie, qualcuno si è dimenticato di ritirare premi per 353 milioni.

Insomma, non sono pochi coloro che si negano al bacio della fortuna, dimenticando di ricambiarla. Stando ai dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2018, solo da Lotto, Superenalotto e Gratta e Vinci gli abitanti del Belpaese hanno “dimenticato” di riscuotere la bellezza di oltre 228 milioni di euro. Una montagna di soldi, anche se solo una piccola parte (l’1,7%) del totale delle vincite, pari a 13,5 miliardi di euro.

Soldi delle vincite non ritirati: ecco dove ci si “dimentica” di più

Ma dove si verificano le maggiori dimenticanze?

La gran parte delle vincite senza riscossori – parliamo del 70% – riguarda i Gratta e Vinci. In questo caso i milioni “dimenticati” sono 161,6. Segue poi il lotto, con 41,2 milioni di euro in premi non reclamati dai loro vincitori. Infine, buon ultimo, c’è il Superenalotto con “soli” 25,5 milioni lasciati in frigorifero.

Se guardiamo alla media annuale dei premi non ritirati, si stima che, solo per il Lotto, ogni anno 49 milioni di vincite vengano “dimenticate” dai giocatori che non le ritirano. Il picco è stato raggiunto nel 2011, con 54,4 milioni lasciati per strada. Il podio è completato dai 53,2 milioni non ritirarti nel 2012 e i 49,1 milioni del 2010. In un ventennio circa (partendo dal 2002) l’estrazione più importante nello Stivale, quella del 6 gennaio, non ha premiato i biglietti vincenti per un valore complessivo che si aggira intorno ai 30 milioni di euro.

Che dire? Viste le cifre in ballo in queste giocate, il consiglio migliore che si può dare è quello di ricontrollare sempre i biglietti che abbiamo giocato. Perché certi treni non fanno molte fermate. Anzi, la saggezza popolare ci ricorda che passano una volta sola. Come si dice, a buon intenditor poche parole.

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