Quota 103, la nuova circolare Inps ha chiarito in che modo verrà applicata questa nuova forma di anticipo pensionistico.
Quota 103 può essere considerata come una delle pochissime novità introdotte dalla nuova legge di bilancio, la prima del governo Meloni. Si tratta di una misura di anticipo pensionistico che consente ad alcune categorie di contribuenti, di poter raggiungere la pensione di vecchiaia cinque anni prima di quanto prevedono i requisiti anagrafici e contributivi attuali.
Quota 103 permette infatti a tutti i lavoratori nati tra il 1960 e il 1961 di poter andare in pensione con 41 anni di contributi e almeno 62 anni di età. A patto però che questi requisiti vengono maturati entro il 31 Dicembre 2023. I primi di febbraio l’Inps ha pubblicato una nuova circolare in cui ha informato i cittadini su come verrà applicata nello specifico Quota 103.
In primo luogo, l’Istituto di Previdenza Sociale ha confermato che la misura può essere utilizzata anche da chi è iscritto all’Assicurazione Generale Obbligatoria e altre forme esclusive, che vanno a sostituire questa o la Gestione Separata. L’anticipo non può essere invece concesso al personale militare che fa parte delle forze dell’ordine, di polizia ordinaria e penitenziaria, personale dei vigili del fuoco e della Guardia di Finanza. Queste categorie restano dunque escluse dalla possibilità di accedere all’anticipo pensionistico. Il governo ha poi introdotto un tetto massimo sugli importi che possono essere erogati con Quota 103. In primo luogo, l’assegno mensile che ottiene il contribuente sfruttando questo scivolo pensionistico, non può in alcun modo essere superiore a quello che è cinque volte il trattamento economico minimo stabilito per legge.
E questo limite resta in vigore per tutti i primi cinque anni di Quota 103, fino al momento in cui il beneficiario non raggiungere i requisiti ordinari previsti. A quel punto, la cifra dell’assegno potrà invece superare questo tetto massimo.
Nel momento in cui la domanda viene accettata, l’inizio della prestazione previdenziale differirà a seconda delle categorie lavorative, tenendo conto di alcune finestre temporali.
Nel momento in cui si aderisce a Quota 103, la pensione anticipata non potrà in alcun modo essere cumulata con altri redditi da lavoro. Ad eccezione delle prestazioni occasionali fino al limite stabilito per legge di 5mila euro l’anno. Questo vale anche per i contratti e compensi da lavoro dipendenti inferiore alle 45 giornate di lavoro.
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