Conto corrente cointestato, attenzione: ci sono rischi di cui nessuno parla

Il conto corrente cointestato è una soluzione particolarmente usata, ma non tutti conoscono i rischi che ne derivano.

Il conto corrente bancario cointestato è uno strumento che permette a due o più persone di essere titolari dello stesso deposito bancario. In questo modo, i cointestatari hanno la possibilità di utilizzare in comune lo stesso conto.

conto corrente cointestato: attenzione a questi pericoli
Nurse news – Conto corrente cointestato

Il cointestatario di un conto corrente cointestato possono effettuare depositi e prelievi di denaro, accredito di stipendi o pensioni, fare e ricevere bonifici, pagare le utenze e altre attività.

Le ragioni per le quali può esserci la necessità di aprire un conto bancario cointestato sono molteplici. Spesso questa soluzione la si usa all’interno di legami di coppia, ma anche tra genitori e figli o tra persone che non hanno vincoli di parentela.

Sebbene il conto corrente cointestato abbia le medesime funzionalità e garanzie di un conto bancario con un solo titolare, ci sono dei rischi che vanno assolutamente valutati.

Conto corrente cointestato: pro e contro di una scelta molto comune

Per avere un conto corrente cointestato è necessario che questa scelta venga effettuata al momento dell’apertura del conto bancario. Di fatto, una volta che il conto è già stato aperto non è possibile cointestarlo con un’altra persona.

Nella scelta del conto cointestato è necessario decidere tra due tipologie:

  • A firma congiunta
  • A firma disgiunta.

Nel primo caso, le operazioni sul conto corrente possono essere eseguite solo con il consenso di tutti gli intestatari. Mentre, nel secondo caso, ogni singolo cointestatario ha la possibilità di svolgere in autonomia le operazioni.

La scelta di un conto bancario cointestato può essere dettato da motivazioni familiari o di business. È questo il caso dei soci di una cooperativa o di una società che hanno bisogno di un deposito bancario cointestato, per eseguire determinate operazioni. In questa fattispecie, si sceglie sempre la modalità del conto corrente cointestato a firma disgiunta.

Grazie alla contitolarità di un conto è possibile effettuare operazioni senza bisogno di delega, cosa che invece è necessaria se il conto è intestato ad una sola persona e s’intende fornire a qualcun altro la possibilità di eseguire operazioni.

Tra i vantaggi legati alla scelta di un conto corrente cointestato, c’è senz’altro la possibilità di abbattere i costi fissi, ovvero quelli relativi a canoni, imposta di bollo e così via.

Tuttavia, ci sono anche aspetti meno positivi relativi al conto cointestato. Ci stiamo riferendo al fatto che anche la somma di denaro depositata sul conto è in contitolarità, ovvero ripartita in parti uguali in base al numero dei cointestatari. Ciò vuol dire che in caso di separazione dei coniugi o morte di uno dei due intestatari, gli altri riceveranno una quota ripartita in base al numero dei titolari.

I rischi

Sottoscrivere un conto corrente bancario cointestato espone a rischi poco conosciuti. Soprattutto nel caso in cui i cointestatari abbiano sottoscritto un mutuo (es. Due coniugi che hanno sottoscritto un finanziamento per l’acquisto di una casa). In tal caso, però, è necessario distinguere tra il conto a firma congiunta e quello a firma disgiunta.

Se uno dei cointestatari dovesse venire a mancare, con il conto afferma disgiunta gli altri intestatari del conto avranno la possibilità di accedere alla propria parte. In tal caso infatti, nell’ambito del procedimento successorio, sarà bloccato solo la quota dell’intestatario deceduto.

Se, invece, il conto corrente è a firma congiunta la situazione diventa decisamente più complessa. In sostanza, l’intero deposito bancario viene bloccato in attesa che vengano individuati con certezza agli eredi e che, dunque, avvenga la ripartizione.

Per quanto riguarda i debiti e il principio della pignorabilità in presenza di un conto corrente cointestato l’ordinamento giuridico italiano prevede che solo la percentuale che fa riferimento al soggetto debitore possa essere pignorata. Quindi, in tal caso, gli altri due intestatari sono tutelati dalla legge e potranno continuare ad utilizzare i fondi senza alcun problema.

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