Che fare quando il cellulare finisce per errore dove non dovrebbe finire un apparecchio elettronico, cioè in acqua?
Prima di tutto non dobbiamo farci prendere dall’agitazione. Se proprio non possiamo portarlo subito in un centro di riparazione possiamo fare qualcosa noi. Stando soprattutto attenti a non peggiorare la situazione.
«Splash!». No, la radio non ha rimandato per l’ennesima volta la canzone presentata a Sanremo dal duo Colapesce Dimartino. Ma di sicuro avremmo preferito loro, considerato che stavolta il rumore proviene dal nostro smartphone caduto, ahinoi, in acqua!
Quante volte sarà successo? Magari mentre facevamo il bagno senza rinunciare a chattare su WhatsApp. Oppure perché ce lo siamo visti scivolare di mano mentre camminavamo per strada sotto la pioggia, impegnati com’eravamo a ripararci con l’ombrello e a fare mille altre cose. Accorgendoci poi di vederlo galleggiare, come da prassi, dentro la pozzanghera più profonda. E che dire delle mamme che vedono il loro pargoletto prendere la mira e lanciare il cellulare dritto nella piscina? Per non parlare di chi ama fare gite in barca….
Insomma, le circostanze in cui il nostro cellulare può disgraziatamente finire in acqua sono tante. Ma niente panico: non necessariamente dobbiamo subito pensare a come trovare un sostituto all’altezza del nostro vecchio dispositivo. Non è affatto detto che il nostro telefonino sia da buttare anche dopo essersi fatto un bel bagno. Ecco cosa possiamo fare per salvare il nostro cellulare finito accidentalmente in acqua.
Quando il cellulare si bagna, si moltiplicano i segnali di disfunzionamento del nostro dispositivo: lo schermo che rimane più nero della pace, la batteria che non dà segni di vita. Peggio ancora quando lo smartphone proprio non vuole proprio più saperne di accendersi. Di solito la prima reazione a un evento del genere è l’ansia che monta a mille assieme alla furia, con tanto di scenate da psicodramma o degne di una tragedia greca.
Passati questi momenti iniziali, il primo istinto è quello del viaggio della speranza: portare il cellulare in fabbrica sperando di trovare qualche mano esperta in grado di riportarlo nel mondo degli apparecchi funzionanti. Cosa ben difficile se – come capita regolarmente: poche cose sono più certe della legge di Murphy – la disgrazia avviene nel fine settimana o in serata.
Che fare se la classica nuvoletta fantozziana ha scelto noi – e in particolare il nostro telefonino – per scaricare tutta la sua acqua e non abbiamo tempo di aspettare per mandare in fabbrica il nostro cellulare bagnato? In quel caso meglio rimboccarsi le maniche e cercare di recuperare da noi il nostro apparecchio. Prima di tutto asciugandolo e poi immergendolo in qualche cosa in grado di assorbirne l’umidità: il riso, tipicamente. Ad ogni modo, ecco gli 8 passaggi che ci conviene seguire nel nostro tentativo di recupero.
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