Forse non tutti sanno che al semaforo può esserci posizionata una telecamera che scatta per individuare i trasgressori.
Il rischio è quello di vedersi arrivare non solo multe salate, ma anche di perdere punti sulla patente. È bene sapere dunque quando rischiamo di trovarci la telecamera e come fare a verificare che la sanzione sia legittima o meno.
Photored o T-Red. Sono i due nomi che identificano la temuta – dagli automobilisti indisciplinati – telecamera posizionata a ridosso del semaforo. Un dispositivo che, va da sé, si trova in quella posizione per multare i guidatori che passano col rosso.
Per la legge, a dire il vero, già col giallo bisognerebbe fermarsi. A meno che non sia scattato quando l’automobilista già si trovava vicino all’incrocio al punto da non poter arrestare il mezzo senza mettere a repentaglio la circolazione stradale. Comunque sia photored fotografa la targa dell’auto solo quando scatta la luce rossa.
Ma quando scatta esattamente la telecamera al semaforo?
Prima di tutto è bene dire che è impossibile sapere in anticipo se troveremo photored al semaforo. Infatti non c’è alcun obbligo di avvisare preventivamente l’automobilista della presenza della telecamera con una segnaletica (a differenza di quanto accade con gli autovelox). E nemmeno la telecamera deve essere posizionata in maniera da essere facilmente visibile. Dunque può benissimo essere nascosta dallo stesso semaforo.
Quando scatta la telecamera al semaforo?
Photored si attiva quando la luce del semaforo diventa rossa e l’automobilista supera la linea di arresto tracciata sull’asfalto, a ridosso del semaforo, anche solamente con le ruote anteriori del veicolo. Questo però non basta a far partire la multa. Non è sufficiente la foto che immortala il mezzo oltre la linea dello stop. Serve anche una seconda foto: quella che ritrae il mezzo al centro dell’incrocio. La seconda foto serve a evitare di vedersi arrivare una multa soltanto perché non avevamo visto la linea dello stop (magari perché cancellata dall’usura) o per averla superata anche di pochi centimetri (come se fosse il Var).
Per evitare di incorrere in sanzioni del genere la Cassazione ha stabilito che il primo fotogramma può riprendere il mezzo anche a cavallo della linea d’arresto o immediatamente prima dello stop.
Telecamera al semaforo: come facciamo a vedere le immagini?
In qualsiasi momento, su richiesta dell’automobilista (anche senza bisogno di aver fatto ricorso) l’amministrazione deve fornire entrambi i fotogrammi così da provare che l’infrazione è legittima. Il conducente potrà così valutare se impugnare la multa davanti al giudice di pace (per farlo ha 30 giorni di tempo a partire dalla notifica della contravvenzione) o al prefetto (in questo caso i giorni sono 60, sempre dalla notifica).
L’ente ha 30 giorni di tempo per rispondere alla richiesta dell’automobilista. Per rispetto della privacy. gli scatti non vanno spediti insieme con la contravvenzione a casa dell’automobilista titolare del mezzo. Può essere lui a richiederli facendo domanda all’organo accertatore via Pec, raccomandata a.r. o lettera a mani.
Per fare ricorso la legge invece fissa a 10 giorni prima dell’udienza il tempo entro cui il Comune deve depositare tutta la documentazione fotografica. Si tratta però, ha stabilito sempre la Cassazione, di un termine non perentorio. Il che significa che l’amministrazione può depositare la foto anche successivamente.
Quanto dura il giallo al semaforo?
Gli automobilisti, non è un mistero, non sempre osservano scrupolosamente la legge. Molti infatti attraversano anche quando la lanterna è gialla. Col rischio di prendersi una bella multa nel caso in cui il semaforo dovesse diventare rosso anche qualche istante dopo. Ragion per cui è cosa buona sapere quanto dura la luce gialla, per evitare spiacevoli sorprese (leggi: multe). Se è vero infatti che è lecito attraversare col giallo se ci si trova già a ridosso dell’incrocio, è altrettanto vero che una durata troppo breve del giallo non consentirebbe all’auto di attraversare l’intersezione senza vedersi affibbiare la multa, pur nel rispetto della legge.
Non c’è una legge che stabilisca con precisione la durata del colore giallo. Una risoluzione del ministero dei Trasporti ha però stabilito che non può essere inferiore a 3 secondi per un mezzo che dovesse procedere a una velocità non superiore ai 50 chilometri orari. Dunque una durata superiore ai 3 secondi è indubbiamente da considerare proporzionata e congrua.
Tra il primo e il secondo scatto quanto tempo passa?
Come detto, la multa con photored è legittima soltanto se la targa dell’auto è fotografata in due momenti: la prima quando si attraversa la linea dello stop a ridosso del semaforo, la seconda quando la vettura ha già oltrepassato del tutto lo stop e si trova nel mezzo dell’incrocio.
La legge non dice neanche quanto tempo debba trascorrere tra la prima e la seconda foto. Sempre la Cassazione si limita a dire che il secondo fotogramma può scattare «in funzione della velocità del veicolo all’atto del passaggio sui rilevatori o fissando, in base alle dimensioni e caratteristiche dell’intersezione, l’intervallo temporale fra i due scatti».
Cosa deve riprendere lo scatto del photored?
In ognuno dei due scatti ripresi dal photored devono apparire ben visibili questi elementi. Innanzitutto la targa del trasgressore. Inoltre, in sovrimpressione, almeno il luogo dove si è consumata l’infrazione, la data e l’ora. Occorre anche che nelle foto compaia il tempo trascorso dall’inizio del rosso al semaforo. In alternativa l’apparecchiatura deve essere predisposta per entrare in funzione dopo un tempo prefissato da quando scatta il colore rosso.
Photored: collaudo e taratura, come funziona
Anche Il photored, come ogni apparecchiatura elettronica per rilevare le infrazioni al Codice della strada, va collaudato e omologato prima di essere messo in commercio e installato su strada. Oltre all’omologazione c’è anche l’obbligo della taratura annuale. Vale a dire che ogni anno va verificato il corretto funzionamento dell’apparecchio. Anche questi due certificati – quello di collaudo e quello di taratura – sono a disposizione dell’automobilista che intende accertarsi della legittimità della multa.
Multa per attraversamento col rosso: quanto ci costa?
Per concludere col capitolo meno gradito agli automobilisti, quello delle multe, ecco quanto costa passare col rosso al semaforo:
- da 163 a 652 euro se passiamo col rosso tra le 7 e le 22;
- da 200 a 646 euro attraversando con la luce rossa tra le 22 e le 7.
Oltre alla multa vengono decurtati 6 punti dalla patente di guida. Decurtazione che raddoppia nel caso in cui l’autore dell’infrazione sia un neopatentato che da meno di 3 anni ha ottenuto la patente di guida A o B.