Comprare un’auto a batterie: entro il 2035 potrebbe essere una scelta obbligata. Ma l’auto elettrica conviene davvero rispetto a benzina o diesel?
Cerchiamo di capirlo assieme con una mini guida sui costi dell’auto elettrica, primi fra tutti quelli da sostenere per ricaricarla. In maniera da poter fare qualche calcolo sulla sua convenienza.
L’auto elettrica appare sempre più come il mezzo del futuro, dove la sostenibilità ambientale sarà un tema sempre più decisivo. Una scelta che ad ogni modo potrebbe rivelarsi obbligata dopo lo stop europeo alle auto a benzina e diesel a partire dal 2035. Comunque è da tempo che sostanzialmente tutti i costruttori presentano uno o più modelli a batteria in listino. Così come sono sempre più numerosi gli automobilisti che hanno cominciato a chiedersi se passare all’elettrico non potesse essere la scelta più conveniente anche dal punto di vista economico, oltre che sul piano ambientale.
Scelta vincente o obbligata che sia, uno degli elementi decisivi da questo punto di vista sono i costi di ricarica. Si tratta di un fattore decisivo per chi sta considerando seriamente l’idea di abbandonare i tradizionali motori termici. Scopriamo dunque quanto costa la ricarica di un’auto elettrica e come fare a risparmiare.
Secondo le stime la batteria di un’auto elettrica dovrebbe durare almeno otto anni oppure 150 mila chilometri, per circa 3.000 cicli di ricarica. Ci sono anche marchi che offrono protezioni come quella della garanzia a vita sulla batteria. E cosa succederà alla batteria una volta esaurito quel tempo? Sostanzialmente diminuirà di molto la sua capacità: fino al 75%, il che teoricamente dovrebbe consentirle di tirare avanti comunque malgrado il sostanzioso calo delle prestazioni.
La cosa più indicata da fare, quando si compra un’auto elettrica, è leggere con attenzione la garanzia. Alcuni produttori forniscono copertura infatti soltanto in caso di un guasto totale, altri invece mettono a disposizione un set sostitutivo se l’auto scende a una determinata percentuale della propria capacità.
La risposta, anche in questo caso, è: dipende. Ad esempio la ricarica normale, per le auto elettriche, avviene a 16 A e da 3,6 kW di potenza a 32 A e 7,4 kW. Questo in casa, con una presa standard o con una Wallbox. Normalmente con una ricarica di questo tipo le batterie ci mettono tra le 6 e le 8 ore di tempo per ricaricarsi. Invece un ibrido plug-in ha bisogno di un tempo tra le 2 e le 4 ore per la ricarica convenzionale, mentre la ricarica alle colonnine (presenti di solito nelle stazioni pubbliche, nei parcheggi, in centri commerciali, alberghi, ecc.) impiega una potenza da 11 a 22 kW. Così in circa due un’auto con batteria standard (da circa 50 kW) può ricaricarsi all’80%.
Non è facile stimare con precisione quanto possa costarci ricaricare l’auto elettrica a casa. In gioco ci sono diverse variabili che possono incidere sul prezzo. Fattori che vanno dal tipo di batteria che dobbiamo ricaricare fino alle tariffe praticate dagli operatori. Quello che si può fare è una stima media del costo della ricarica a casa.
Ricaricando l’auto a casa con la rete elettrica avremo un costo pari a circa 0,20 euro/kWh. Usando invece una colonnina a corrente alternata da 11 o 22 kW – possono essere installate nel condominio – ricaricare l’auto costerebbe circa 0,45 euro/kWh. Optando per una colonnina fast charge con corrente continua da 50 kW il costo si aggira invece attorno ai 0,55 euro/kWh.
Il costo della ricarica dell’auto elettrica alle colonnine non è facile da determinare. Più che mai, in questo caos, sono molti i parametri da considerare. In linea generale i prezzi oscillano tra i 40 centesimi per kWh da colonnine fino a 22 kW e i 50 centesimi per kWh da colonnine con potenze che superano i 22 kW. Poniamo il caso che l’automobilista voglia ricaricare una batteria da 40 kW, in totale il costo della ricarica raggiungerebbe la cifra di circa 20 euro. Anche il metodo di pagamento impiegato incide sul costo della ricarica.
Talvolta però la ricarica delle auto elettriche potremmo farla anche gratuitamente. Non nel caso di una rete pubblica naturalmente. Quando allora? È bene sapere che ci sono degli esercizi commerciali che tra i loro servizi ai consumatori offrono la possibilità di ricaricare gratuitamente l’auto per un certo numero di ore nei propri parcheggi.
Anche in questo caso fare una stima precisa non è facile. Il pieno dipende infatti dalla potenza della batteria dell’auto, che non è sempre la stessa e anzi può cambiare di molto da modello a modello. Si può comunque stimare che la ricarica a casa di un’auto di media cilindrata venga a costare circa 4 euro per fare percorrere 100 km in autonomia. Per far percorrere 100 km a un’auto alimentata a benzina il costo si aggira sui 12,5 euro.
Questa è la domanda più ostica, alla luce della spirale del caro carburante innescata dal conflitto tra Russia e Ucraina e i rincari stellari nel campo dell’energia, benzina inclusa. In 12 mesi in Germania il prezzo è arrivato anche ad aumentare del 30% e di conseguenza i contratti di ricarica sono cresciuti almeno del 10%.
Supponendo di guidare un’auto elettrica in grado di coprire 6 km con 1 kWh. Per una ricarica fast a 70 cent/kWh andremmo a spendere 11,67 euro per percorrere 100 km. Con questa cifra potremmo acquistare circa 6,5 di gasolio che ci permetterebbero di coprire una distanza con ogni probabilità superiore.
Per risparmiare sulla ricarica dell’auto elettrica il consiglio è piuttosto semplice. Possiamo fare in modo di collegarla alla rete soltanto nelle fasce in cui il costo è minore. Sostanzialmente di notte dunque. Un’altra maniera per risparmiare è andare alla ricerca dell’operatore con le tariffe più convenienti sul mercato e fare una ricerca sulle varie applicazioni per le auto elettriche.
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