Un borgo ti offre 30 mila euro per comprare casa: non è un sogno, scopri dove succede davvero

L’inverno demografico sempre più rigido e lo spopolamento svuotano da anni soprattutto borghi e paesini italiani. 

Così le amministrazioni comunali corrono ai ripari con iniziative e fondi per arginare un fenomeno che, se non contrastato, rischia di trasformare in paesi fantasma tante piccole realtà della Penisola.

borgo offre soldi
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Lo spopolamento dei piccoli borghi italiani è un fenomeno che molte realtà del territorio cercano di arginare. Ripopolare questi piccoli borghi è un obiettivo certo non facile, ma sono tante, come dicevamo, le realtà locali che non si rassegnano. E dunque coltivano questo ambizioso obiettivo con grande determinazione unita a sostanziosi aiuti economici.

30 mila euro a chi compra casa: ecco dove succede

Come capita a Presicce Acquarica, delizioso paesino del Salento dove l’amministrazione locale ha da poco lanciato un bando comunale. L’obiettivo? Attirare potenziali nuovi residenti nel paese. E per invogliarli a trasferirsi, il Comune mette a disposizione di chi vuole comprare casa nel borgo un contributo fino a 30 mila euro.

Il bando comunale in questione si chiama “Benvenuti a Presicce Acquarica”. Si tratta di una misura con cui il Comune cerca di contrastare lo spopolamento del piccolo borgo dell’entroterra leccese. Un processo di progressivo svuotamento in corso da anni e che coinvolge molte piccole realtà della Penisola.

L’iniziativa dell’amministrazione locale mira dunque a attirare possibili acquirenti di immobili nel centro del piccolo paese. Con l’obiettivo finale di avviare una operazione di ripopolamento. Per metterla in pratica, l’amministrazione comunale ha stanziato un budget di 150 mila euro. Per ora si tratta di un esperimento. Ma se il tentativo dovesse andare in porto e riscuotere successo, il progetto potrebbe essere replicato anche negli anni a venire.

L’iniziativa del Comune di Presicce Acquarica

L’operazione del Comune di Presicce Acquarica nasce da un primo censimento degli immobili sul territorio comunale. Dall’indagine è emerso che circa il 30% di questi immobili è spendibile per usufruire di una iniziativa come questa. Chi fosse interessato all’acquisto di uno di questi immobili potrà ricevere un contributo economico pari fino alla metà del prezzo d’acquisto dell’immobile (50%), fino a un massimo di 30 mila euro.

Una mossa, questa, che rientra nel progetto dell’amministrazione per cercare di arginare la “fuga” dai paesini verso centri più grandi, una diaspora che interessa soprattutto i più giovani. D’altro canto l’ultima iniziativa di Presicce Acquarica non è certo isolata a va a sommarsi a diversi altri progetti che, da inizio anno, vengono promossi a sostegno delle famiglie oltre che per incentivare i possibili trasferimenti nel borgo. Infatti il comune ha lanciato anche altri due bandi. Il primo per promuovere l’apertura di nuove attività commerciali, mentre il secondo è pensato per favorire le nascite. Grazie al bando per i nuovi nati le famiglie hanno ricevuto così 1.000 euro per ogni bimbo che ha visto la luce nel 2022.

Purtroppo i dati demografici continuano ad essere impietosi. Nell’ultimo anno sono stati utilizzati solo 60 mila dei 100 mila euro del fondo messo a disposizione per i neonati. Se la matematica non inganna, questo significa che sono nati soltanto 60 bambini, contro i 150 decessi nel medesimo periodo, con un saldo negativo di -90.

Altre iniziative per ripopolare borghi e paesini

Anche altri borghi italiani del resto hanno lanciato bandi analoghi a quello promosso da Presicce Acquarica. Tutti infatti devono fare i conti col problema dello spopolamento. Un allarme lanciato, per l’ennesima volta, anche dal sindaco di Presicce Acquarica, Paolo Rizzo: «Se non c’è più un ricambio generazionale diventeremo un paese di vecchi come è successo già in altre località italiane», sottolinea il primo cittadino del borgo salentino. Che poi aggiunge: «Possiamo ottenere tutti i finanziamenti per fare scuole, case e palestre, ma per chi? Se non abbiamo giovani, chi ci proietta nel futuro?».

Un auspicio – o, meglio, un grido d’allarme – del tutto analogo a quello lanciato da diversi anni da molti altri suoi colleghi. Ma che fino ad ora, visto l’inverno demografico sempre più rigido che sembra aver colpito il nostro Paese, non ha dato certo gli esiti sperati.

Case a 1 euro

C’è un’iniziativa però che ha riscosso un grande successo: quella delle case a 1 euro. In tanti piccoli borghi sparsi in tutto lo Stivale si può comprare una casa alla cifra simbolica di 1 euro. A condizione di trasferire nel paese la propria residenza e di ristrutturare l’immobile entro un determinato periodo di tempo, in genere entro un anno.

A aderire a questa iniziativa sono stati davvero tanti, tra i quali diversi stranieri pronti a trasferirsi armi e bagagli nel Belpaese. Anche la stampa estera ha dato risalto ai bandi della case a 1 euro e molti personaggi famosi hanno prestato il loro volto per promuovere l’iniziativa.

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