Denise Pipitone, torna la speranza: improvviso prelievo di DNA da una ragazza bosniaca

Si riaccende la speranza per il ritrovamento di Denise Pipitone, la bambina scomparsa all’età di quattro anni da Mazara del Vallo nel 2004. 

La Polizia di Roma ha effettuato un test del DNA su una ragazza bosniaca di etnia rom somigliante a Denise Pipitone.

test DNA Pipitone
Nuersenews.it

Si chiama Denisa la ragazza bosniaca a cui è stato prelevato un campione di saliva dalla Polizia di Roma. Alcuni agenti hanno avvicinato la giovane martedì della scorsa settimana, le hanno prelevato il DNA per tentare di dare una svolta al caso della bambina scomparsa ormai diciotto anni fa. Era il primo settembre 2004 quando la vita di Denise Pipitone e quella della sua famiglia è cambiata per sempre. Un fatto di cronaca che ha colpito l’Italia intera al pari di quello della scomparsa di Angela Celentano. Nessuna pista rilevante da seguire, le indagini non hanno saputo fornire delle risposte e ancora oggi a diciotto anni di distanza si tenta di scoprire la verità. La bimba ora ventiduenne stava giocando fuori dalla casa della nonna materna con il cuginetto quando intorno alle 11.45 se ne sono perse le tracce. La mamma Piera Maggio non si è mai data per vinta e continua a cercare la figlia.

Denise Pipitone, tutti speriamo che la ragazza bosniaca sia lei

Occhi scuri, magra, chiara di carnagione, garbata, Denisa assomiglia molto all’immagine che avrebbe oggi Denise Pipitone secondo le ricostruzioni delle Autorità. Ecco perché alcuni agenti di polizia avrebbero chiesto alla ragazza bosniaca di etnia rom di sottoporsi al test del DNA e di rimanere in città a disposizione. Il particolare che ha spinto gli agenti a puntare sulla possibilità che potrebbe trattarsi di Denise – oltra alla somiglianza estetica e del nome – la data di nascita indicata sul documento di identità di Denisa. Settembre 2002, due anni dopo quella di Denise (2000).

E non finisce qui

Alla ragazza bosniaca è stata mostrata la foto di Pietro Pulizzi, il padre di Denise Pipitone. Denisa si è sbloccata raccontando di essere arrivata in Italia nel 2018 dopo essere cresciuta con la nonna in Bosnia. Rammenta, però, una permanenza nella nostra nazione anche nel 2025 – quando aveva circa tre anni – ma non ci sono foto a testimonianza di quel periodo.

I dettagli sono confusi ma la speranza continuerà a vivere fino a che non arriveranno i risultati del DNA – tra poche settimane. La mamma di Denise, Piera Maggio, ha commentato la notizia dicendo “Al solito, ci arrivano notizie come fulmini a ciel sereno. Che dire, rimaniamo in attesa“. Parole di chi non vuole illudersi per poi rimanere nuovamente delusa. Per capire se la pista rom tanto perseguita dagli inquirenti avrà finalmente portato ad una risoluzione del caso dovremo attendere.

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