Monete, un esemplare che vale tre stipendi? Ecco a voi la 100 lire

Una moneta che è molto più di un semplice titolo di scambio in metallo. Un esemplare per certi versi unico. Sogno dei collezionisti.

Una moneta che ha letteralmente fatto sognare milioni e milioni di cittadini italiani e non solo. Il motivo è molto semplice, quando si parla di vecchia lira si prende in considerazione un vero e proprio fenomeno collezionistico. Di conseguenza è facilmente immaginabile quanto sia folta la schiera di appassionati alla ricerca dell’esemplare dei sogni da mettere nella propria collezione. Una moneta per certi versi unica con centinaia di esemplari dall’enorme valore e prestigio.

Moneta 100 lire
Nursenews

 

Nella maggior parte dei casi si hanno difficoltà non proprio irrilevanti nel comprendere quello che è di fatto il contesto collezionistico, ciò che lo stesso contenitore assolutamente di genere sociale, per cosi dire in qualche modo al giorno d’oggi rappresenta in tutto il mondo. Ci rendiamo spesso, conto, nel migliore dei modi di conoscere poco le stesse dinamiche che avvolgono questo particolare universo. Situazioni che però fanno in modo di dare origine a qualcosa di estremamente complesso e prestigioso.

Pensiamo, per esempio a quanto lo stesso mercato che di fatto regola lo stesso contesto sia assolutamente unico nel suo genere. Un mercato autonomo, assolutamente quindi indipendente a tutti gli altri fattori che in qualche modo possono andare ad intaccare le specifiche fasi di un percorso, quello del collezionista, nel caso specifico, ben scandito da puntuali passi e fasi di studio. In questo, negli ultimi anni, decisivo è stato l’apporto del web. Una sorta di piccola rivoluzione.

In questo specifico caso è giusto quindi andare a esaminare quali sono gli aspetti che negli ultimi decenni, si può dire, ma nello specifico negli ultimi anni hanno letteralmente rivoluzionato l’intero contesto collezionistico. Il tutto, per quel che riguarda le monete, certo, ma anche qualsiasi altro settore, per intenderci. Partiamo dal fattore forse più importante di tutti. Qualsiasi appassionato, oggi, avendo a disposizione una connessione e uno smartphone, ormai alla portata di chiunque, può avere accesso con un semplice click a milioni e milioni di contenuti.

Descrizioni, informazioni, immagini, confronti e chiaramente valutazioni. Tutto quello di cuoi un attento collezionista ha bisogno per prendere le proprie decisioni, studiare insomma le proprie mosse. Per gli stessi appassionati, inoltre la possibilità attraverso specifiche piattaforme web di interfacciarsi tra loro, scambiare pareri, opinioni e anche gli stessi esemplari. Acquistare e vendere in tutta sicurezza insomma. In più la possibilità di partecipare ad aste online o in presenza organizzate dalle stesse piattaforme web.

Ad essere presi in considerazione, poi, per quel che riguarda le operazioni di valutazione delle singole monete, restano da considerare sempre gli stessi elementi, che come è bene specificare non rappresentano in ogni caso valutazioni universali. Fattori considerati sono quindi l’anno di conio, il soggetto rappresentato, il contesto politico e sociale di quegli anni, l’appartenenza a serie speciali dello stesso esemplare, la tiratura, eventuali errori di conio e le condizioni di conservazione.

Monete, un esemplare che vale tre stipendi? Valutazioni stratosferiche per la vecchia 100 lire

100 lire
Web

 

L’esemplare da 100 lire con il quale forse l’italiano ha maggiore familiarità è senza dubbio quello che si definisce Minerva, per la presenza appunto della divinità su una delle due facciate della moneta stessa. Parliamo di un esemplare coniato in milioni e milioni di pezzi che per decenni è circolato nel nostro paese. Quanto affermato, però non contrasta con l’idea che possa esserci un giro un esemplare della vecchia 100 lire che in effetti possa valere tantissimi soldi.

Stiamo parlando, nello specifico, perchè di fatti questo stesso esemplare esiste, della versione prova, della stessa moneta realizzata nel 1954. La scritta “prova”, infatti è in bella mostra su uno dei due lati. Per un esemplare, conservato nel migliore dei modi, oggi si può arrivare a una valutazione che varia tra i 2500 euro e i 3000 euro. All’asta, lo stesso esemplare può anche tranquillamente raggiungere la cifra, letteralmente incredibile, di ben 10mila euro.

Tutti gli altri esemplari, generalmente non nutrono di un grande seguito da parte dei collezionisti e si collocano per valutazioni su importi che variano tra i 10 euro e i 15 euro. Monete che insomma hanno fatto la storia nel vero senso della parola. Oggetti che per sempre resteranno nell’immaginario pubblico, legati a momenti specifici della vita di milioni e milioni di cittadini e oggi di collezionisti. Pezzi, schegge di storia  insomma, testimonianze più che mai fedeli di epoche ormai smarrite nel tempo. Il prestigio e il fascino incarnato in certi casi non hanno davvero limite.

Numerosi, poi, gli altri esemplari della vecchia lira che negli anni si sono, per cosi dire contraddistinti sempre per prestigio e successivamente anche per il consistente valore. In questo caso, gli stessi collezionisti di ogni parte del mondo, sondano quasi quotidianamente lo stesso mercato per provare a strappare quello che si può considerare l’esemplare della vita. Anche in questo caso, dunque vere e proprie chicche che hanno fatto, in modo altrettanto deciso, la storia del nostro paese.

Nello specifico, si fa riferimento ai seguenti esemplari:

  • 10 lire del 1947: Un rametto di olivo e un cavallo alato per caratterizzare l’esemplare più prezioso di tutto. Valore, circa 4.000 euro;
  • 2 lire del 1947: il 10 febbraio del 1947 il governo De Gasperi firmò per l’Italia il trattato di pace con gli Stati vincitori della Seconda Guerra Mondiale. Coniata per l’occasione questa particolare moneta, valroe circa 1.800 euro;
  • 1 lira del 1947:  Un ramo di arancio con il relativo frutto e una donna col capo ornato di spighe. Pezzo molto raro, valore di circa 1.500 euro;
  • 50 lire del 1958: 800 mila esemplari per questa specifica moneta che raffigura il dio Vulcano nudo che batte il metallo sull’incudine. 2.000 euro di valore.
  • 5 lire del 1955: Coniata nel 1955, in 400 esemplari per un valutazione singola di circa 2.000 euro.

La storia, si diceva. In questo caso, in tutti i casi riportati ci troviamo di fronte realmente al trascorso del nostro paese. Momenti drammatici e momenti di grandi speranze. In quella fase nasce forse in modo più concreto il sogno della vecchia lira. Niente di particolarmente costruito, soltanto tanto affetto e tanta emozione da parte dei cittadini verso quella che resterà per sempre l’indimenticabile moneta italiana.

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