Sul bollo auto, si sono moltiplicate nei mesi tante fake news a cui i cittadini hanno creduto. Vediamo nel dettaglio a cosa stare attenti.
Negli ultimi anni, le notizie false sul pagamento del bollo auto si sono moltiplicate. Un fenomeno dovuto al fatto che parliamo di un’imposta che il contribuente è tenuta a saldare annualmente, e che subisce spesso delle modifiche, anche in virtù delle agevolazioni a cui può essere soggetto.
Questo però nel tempo ha creato una certa confusione tra i contribuenti, che hanno iniziato a pensare che certe indiscrezioni fossero realtà. In tanti ad esempio sono convinti che vi sia la possibilità di saldare questo tributo con un anno di tempo di tolleranza rispetto alla data prestabilita. Al momento infatti, il pagamento di questa tassa viene fatto coincidere ogni anno con il mese in cui il veicolo è stato ufficialmente immatricolato. E tanti cittadini lo scorso anno, si sono visti notificare delle sanzioni, per il mancato saldo della tassa, quando invece erano convinti di avere ancora tempo per pagarlo.
In realtà, la tolleranza disposta dalla legge, concede al contribuente, non un anno, ma un mese di tempo. Superata questa finestra temporale, scattano la multe. Un’altra voce di corridoio che in molti hanno creduto vera. Ovvero, l’impossibilità di poter circolare liberamente in strada se il bollo auto non è stato pagato. In realtà non è così, lo stato non prevede una responsabilità penale diretta per chi guida senza bollo auto, come può accadere per chi guida senza patente. Il mancato pagamento non influisce sulla libera circolazione del mezzo, ma la sua inadempienza a seguito di controlli su strada, fa scattare delle multe e anche il sequestro del veicolo.
Questi controlli però non possono essere effettuati dalla Polizia, in quanto soltanto la Regione ha l’autorizzazione a farlo. In caso di multa inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità non solo di sequestrare il mezzo, ma anche di pignorare il conto corrente del cittadino. Anche questa è una norma che spesso i cittadini non conoscono.
E la stessa confusione, si è generata anche su uno degli ultimi decreti del governo che ha introdotto la Rottamazione Quater. Si tratta di una nuova pace fiscale promossa dal governo Meloni, che consente ai cittadini di entrare in un processo di definizione agevolata delle pendenze con il fisici degli ultimi 22 anni.
Lo stato infatti, concede a coloro che sono disposti a regolarizzare la loro posizione, di saldare il dovuto senza dover pagare interessi, mora o sanzioni, a eccezione delle normali spese di notifica e amministrativa. Anche in questo caso sono circolate delle fake news, a cui i cittadini hanno creduto finendo per danneggiare. Sono tanti infatti, coloro che erano convinti che il bollo auto non rientrasse tra i debito che era possibile saldare con il fisco tramite la definizione agevolata. Non è così, nonostante il quadro giuridico non abbia subito fornito chiarimenti esaustivi in merito. Ma trattandosi di un tributo erariale, come la Corte Costituzionale negli anni ha stabilito più volte, il bollo auto rientra pienamente nelle sanzioni da condonare previste dalla Rottamazione Quater.
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