Ultime notizie parlano della possibilità che la Carta di Identità Elettronica sostituisca definitivamente lo SPID entro breve tempo. I cittadini mostrano disappunto verso questa soluzione.
Lo SPID potrebbe andare in pensione dopo due anni dalla sua diffusione a livello nazionale. Purtroppo non è uno scherzo.
Ricordate quando nel 2020 abbiamo assistito alla rivoluzione nel mondo delle prestazioni sociali con l’eliminazione del PIN per accedere al portale dell’INPS? Ai cittadini è stato richiesto un repentino passaggio allo SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, e da allora la diffusione di questa tipologia di credenziali si è allargata a macchia d’olio. Chiunque volesse intrattenere rapporti con la PA è stato “costretto” a richiedere lo SPID – pagando il servizio – e in soli due anni 32,2 milioni di italiani si sono dotati dell’identità digitale. E ora cosa succede? Lo SPID potrebbe andare in pensione per lasciare il posto alla CIE, Carta di Identità Digitale. Proprio ora che i cittadini hanno cominciato a familiarizzare con il Sistema e utilizzarlo spesso per compiere molteplici operazioni si sarà (forse) nuovamente costretti al cambiamento. Si potrebbe accettare se tale cambiamento avvenisse gratuitamente e portasse dei vantaggi. In realtà non è quanto accadrà.
Nel momento in cui dobbiamo relazionarci con la Pubblica Amministrazione notiamo che in fase di accesso è possibile utilizzare sia lo SPID che la CIE. Questa osservazione lascerebbe presupporre che i due sistemi di identificazione siano equivalenti ma così non è.
La Carta di Identità Elettronica presenta dei limiti. Innanzitutto è legata al corrispettivo cartaceo, se quest’ultimo non scade non si potrà richiedere la tipologia elettronica. Lo SPID, invece, non è materiale. Inoltre con il Sistema Pubblico è possibile effettuare l’accesso ai servizi ovunque mentre la CIE consente di avvalersi unicamente dei servizi della PA e di gestori pubblici e non di servizi privati. Per esempio se un istituto di credito dovesse richiedere di lavorare tramite credenziali digitali potrebbe farlo solo avvalendosi dello SPID e non della CIE.
Un’altra differenza tra CIE e SPID riguarda la tempistica di rilascio. Lunga nel primo caso, veloce nel secondo (24 ore o anche meno). Unico vantaggio della Carta rispetto al Sistema è legato alla sicurezza. L’identità digitale è più vulnerabile agli attacchi esterni soprattutto se di livello minimo.
Cosa accadrà da qui a breve? Non è possibile dirlo con sicurezza. Una manovra improvvisa del Governo potrebbe arrivare da un momento all’altro così come tutto potrebbe rimanere com’è attualmente. Una puntualizzazione però va fatta. Chi è già in possesso di SPID potrà continuare ad utilizzarlo anche qualora arrivasse il momento del pensionamento.
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