Sempre più italiani scelgono di acquistare e investire sui buoni postali, in virtù delle sicurezze che riescono a offrire ai cittadini sul capitale.
Con una recessione economica sempre più vicina, il trend per i consumatori italiani è decisamente cambiato.
L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto, la guerra in Ucraina scoppiata subito dopo, e l’aumento repentino dei prezzi dell’energia e delle materie prime, hanno tratteggiato uno scenario futuro non certo incoraggiante. Una situazione molto critica, di cui naturalmente ha risentito anche il mercato finanziario. Ed è proprio per questi che negli ultimi anni, l’acquisto di buoni fruttiferi postali da parte dei risparmiatori italiani è diventato sempre più frequente.
Ma cosa sono esattamente i Buoni Fruttiferi Postali? Si tratta di una speciale categoria di titoli emessi direttamente dalla Cassa Depositi e Prestiti. Titoli che in primo luogo possiedono, per il loro rimborso, una delle garanzie più sicure sul mercato finanziario, quella di stato. I buoni postali vengono gestiti da Poste Italiane e possono essere acquistati sia in formato cartaceo che dematerializzato. Nel primo caso, vengono sottoscritti in un conto bancoposta o un libretto di risparmio. Oltretutto, rispetto a molti altri titoli di investimenti, il loro acquisto è utilizzo è relativamente semplice, e alla portata della maggior parte dei cittadini italiani.
Sarebbe sbagliato intendere questi buoni, come una vera e propria tipologia di investimento. Il loro scopo è infatti quello in primo di luogo di permettere ai contribuenti di poter accantonare i loro risparmi in modo sicuro. Ma è anche vero che a determinate condizioni, possono anche rappresentare una forma di investimento molto interessante. Specialmente per coloro che sono disposti a investire una quota rilevante del loro capitale per un periodo di tempo molto lungo.
La durata massima di un buono fruttifero postale è pari a 30 anni.
Un’altra loro caratteristica molto importante, è che il capitale versato può essere richiesto indietro in qualsiasi momento, anche se in questi casi non sempre si avrà diritto a riscuotere anche gli interessi maturati. L’investimento per iniziare ad accantonare il risparmio con questi titoli, può essere molto piccolo.
L’importo minimo per acquistare un buono postale è infatti di 50 euro. A partire da questa somma, se ne possono ad acquistare ad ogni prezzo, a patto che siano sempre cifre multiple di 50. Non prevedono costi di gestione e sottoscrizione. Per quanto invece riguarda le spese accessorie che vanno sostenute nel corso del tempo, il capitale versato sarà tassato del 12, 50 per cento, mentre il la quota di bollo da pagare sarà dello 0,2 per cento. Quest’ultima spesa però va sostenuta soltanto nel caso in cui il contribuente abbia acquistato un buono postale di valore pari o superiore a 5mila euro.
Abbiamo fino ad adesso chiarito come questi titoli, rappresentano forse la migliore di risparmio che si può scegliere sul mercato finanziario. E anche che a certe condizioni, per chi investe nel lungo, si possono anche maturare dei rendimenti di una certa entità, se si è disposti ad investire una quota significativa del proprio capitale.
Ma si può anche accontentarsi di rendimenti minimi ma sicuri, e investire dunque una cifra considerevole, riscuotendo gli interessi maturati. Per fare questo calcolo, e capire quanto possa essere realmente conveniente questa operazione, abbiamo deciso di utilizzare il simulatore messo a disposizione da Poste Italiane sul sito internet istituzionale.
Per esempio, quanto può essere conveniente investire 20mila euro per un buono di breve termine? Vediamo quali risultati ha restituito.
Tra le soluzioni proposte, si può acquistare un Buono 3×2. La sua durata temporale massima è di sei anni, e gli interessi vengono riconosciuti ogni tre anni, alla scadenza del primo triennio di sottoscrizione. Il valore di rimborso netto alla scadenza sarà di 22 mila euro.
Chi invece volesse davvero provare a fare un piccolo investimento, può optare per l’acquisto di un Buono Rinnova. Si tratta del titolo che al momento garantisce il rendimento più elevato in relazione alla cifra investita. La sua durata massima è pari a sei anni, e anche in questo caso gli interessi sono riconosciuti all’investitore ogni tre anni, a partire dal primo triennio di sottoscrizione. Il suo valore di rimborsa netto alla scadenza sarà di 23.702 euro. E questo significa che in sei anni di investimento, si ha la possibilità di guadagnare circa 3mila euro in più della cifra investita. Un rendimento che diventa ancora più interessante, in virtù dell’assoluto sicurezza di non rischiare nulla sul capitale investito.
Un’altra possibilità interessante di investimento e risparmio è offerta dal Buono BFP 4 anni Risparmio Semplice. È uno dei titoli più particolari, in quanto l’investimento totale dura massimo quattro anni, ma le sue sottoscrizioni sono periodiche e scattano in automatico. Il rimborso netto premiale, compresi gli interessi maturati, possono però essere incassati, a differenza di altri buoni postali, soltanto nel momento in cui si registrano un minimo di 24 sottoscrizioni periodiche. Il suo valore di rimborso netto alla scadenza sarà di 21.816 euro.
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