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Topi d’appartamento: l’ultimo trucco per entrare nelle case lascia tutti spiazzati

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Emiliano Fumaneri

Gli agenti di polizia hanno “pizzicato” una banda che aveva adottato una ingegnosa tecnica per intrufolarsi negli appartamenti.

Con un trucco dal sapore artigianale la banda era già riuscita a introdursi all’interno dell’edificio. Solo il fiuto degli investigatori ha impedito che i ladri riuscissero a portare a termine il loro piano. Ecco cosa avevano architettato per svaligiare le case.

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I ladri, si sa, le inventano tutte per portare a termine le loro ruberie. Non sembra – purtroppo – esserci limite alla fantasia dei topi di appartamento, sempre pronti a rivaleggiare con personaggi letterari come Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo, abile trasformista capace di inventarsi i più ingegnosi trucchi e travestimenti per mettere a segno i suoi colpi. Per non dire di Diabolik, freddo e glaciale architetto di colpi impossibili.

Nel nostro caso siamo, diciamo, così, più terra terra. Ma bisogna ammettere che hanno comunque usato una certa dose d’ingegno le due giovani donne – una appena maggiorenne, di 18 anni, l’altra di 22, di qualche anno più grande – che si sono viste mettere le manette ai polsi lo scorso sabato.

È successo a Milano. Le due ragazze, tutte e due cittadine croate con precedenti con la giustizia, sono state arrestate. Con quale accusa? Quella di aver provato a intrufolarsi in un’abitazione per derubare i proprietari dell’appartamento. Per entrambe l’accusa è dunque quella di tentato furto in abitazione.

Soprese dagli agenti mentre cercavano di entrare in casa d’altri

Le due donne sono state sorprese mentre cercavano di introdursi in un condominio situato in via Torino, nel pieno centro del capoluogo lombardo. Ma non avevano fatto i conti con le forze dell’ordine. A bloccarle in flagranza infatti sono stati gli agenti della VI sezione della squadra mobile, guidati da Marco Calì e Michele Scarola.

Le manette sono scattate intorno alle 18:30. È allora che i poliziotti si sono accorti di alcuni movimenti sospetti. Gli agenti hanno notato le due giovani uscire da un negozio. Dopodiché le due complici si sono fermate di fronte all’edificio, che si trova al civico 23. Come detto, siamo in pieno centro città. A un occhio che diremmo “clinico” è parso subito chiaro cosa stava per succedere. Avendo intuito che le due donne stavano per entrare in azione, i poliziotti hanno pensato bene di non perderle di vista.

Una tecnica ingegnosa da “topi d’appartamento”

Tenere d’occhio i loro movimenti si è rivelata la mossa vincente. In questo modo gli agenti hanno potuto assistere in diretta al tentativo di scasso. La tecnica usata dalle due ladre, bisogna ammetterlo, è stata piuttosto ingegnosa. La più giovane delle due, la diciottenne, era riuscita ad aprire il portone impiegando come “leva” un semplicissimo pezzo di plastica che aveva ritagliato da un altrettanto comune flacone di detersivo.

Un metodo artigianale, come si può vedere, ma efficace. Come erano artigianali, come vedremo, altri trucchi e strumenti che avevano portato con sé. Pensavano di averla fatta franca, ma non appena hanno messo piede all’interno del palazzo si sono viste piombare addosso gli investigatori. A quel punto, colte sul fatto dall’intervento della polizia, le due emule di Diabolik (o, meglio, di Eva Kant) hanno potuto fare ben poco.

Gli agenti così le hanno arrestate mentre si apprestavano a mettere a segno il colpo. Sono state loro stesse a consegnare poi ai poliziotti gli “attrezzi del mestiere”. Che in quel caso consistevano in un paio di cacciaviti e in due paia di calzini. A cosa avrebbero dovuto mai servire dei calzini? Anche in questo caso si trattava di un escamotage artigianale. Le due giovani erano intenzionate a servirsene per coprirsi le mani e non lasciare dietro di sé tracce o impronte digitali.

La seconda banda entrata in azione

C’è di più. Non era l’unica “banda” a essere entrata in azione. E praticamente in simultanea. Appena mezz’ora prima, sempre in via Torino,  altre due giovani – anche loro cittadine croate – si sono viste mettere le manette ai polsi. L’arresto è scattato per una 22enne e una 26 che avevano appena tentato di alleggerire una turista dentro un negozio Odstore. Purtroppo per loro, la vittima che avevano messo nel mirino si è accorta del tentativo di furto. E naturalmente non è rimasta a guardare, opponendo resistenza. Allora le due hanno reagito violentemente graffiandola al volto, prima che le forze dell’ordine provvedessero ad ammanettarle.

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