Avete un locale o una casa da affittare o volete affittarne uno? Ecco alcune informazioni relative ai costi e alle pratiche burocratiche da svolgere per rimanere nel rispetto delle leggi e stipulare un rapporto regolare con l’affittuario o il proprietario dell’immobile.
Registrare un contratto d’affitto è un’operazione importante che richiede alcuni passaggi specifici per evitare di incappare in sanzioni e soprattutto per stabilire un buon rapporto con il locatario definito da regole chiare e nel rispetto delle leggi. Questo deve infatti obbligare sia il locatore che il conduttore a sottostare a determinate condizioni che sono nell’interesse reciproco, depositando il tutto presso l’Agenzia delle Entrate.
Ci sono diverse modalità ovviamente per tempi, costi, finalità del locale e quant’altro che devono essere specificate. Ecco alcuni passaggi e indicazioni per capire come procedere.
Innanzitutto il contratto deve essere registrato entro entro 30 giorni dalla sua stipula e il proprietario deve darne comunicazione entro i successivi 60 giorni all’inquilino a meno che non si tratti di una scrittura privata non autenticata, in quel caso il rapporto non può durare oltre i 30 giorni prima indicati. Al contrario, se il contratto ha una durata superiore ai nove anni, deve essere trascritto nei registri immobiliari.
La registrazione come detto deve avvenire presso l’Agenzia della Entrate ma può essere stipulata anche digitalmente presso il portale dedicato, a Fisconline, Entratel o al software Rli nel caso si tratti di agenti immobiliari che lavorano a contratti stipulati a seguito della loro attività per la conclusione degli affari. Si può procedere alla registrazione del contratto di affitto anche con cedolare secca che prevede l’esonero dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo.
Per procedere bisogna effettuare il pagamento delle tasse, tra cui l’imposta di bollo di 16 euro (per ogni 100 righe o 4 facciate del contratto), che va inserita su ogni copia del contratto da registrare, e dell’imposta di registro, che varia in base alla tipologia di immobile affittato ed è pari al 2% del corrispettivo complessivo. Per quanto riguarda i costi aggiuntivi la registrazione del contratto di locazione prevede anche lo 0,5% del canone di affitto, con una somma minima di 200 euro.
Infine bisogna sapere che devono essere depositate: due copie con firma in originale del contratto (ed eventuali allegati) in bollo; un modello Registrazione locazione immobili in cui riportare le informazioni sul contratto; una ricevuta di versamento dell’imposta effettuato con mod. F24. In caso non si rispettino i tempi e i costi di previsti, si rischia l’annullamento del contratto ma anche una sanzione amministrativa che varia dal 120% al 240% dell’imposta dovuta.
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