Fattura elettronica per forfettari, verso l’obbligo per tutti: ecco le regole e gli obblighi previsti per il 2023. Il chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Introdotto nel 2015 per incentivare la creazione di nuove e l’espansione di piccole attività, il regime forfettario è una modalità di tassazione per piccole imprese e lavoratori autonomi che prevede un’aliquota fissa e una serie di limiti e condizioni. Per poter usufruire di questo regime è necessario, però, che i ricavi o compensi non superino determinati limiti, e che l’azienda e il professionista non risultino già beneficiari di altri regimi fiscali agevolati.
Con le ultime modifiche apportate dal governo però, arrivano nuove regole e obblighi – già approdati e avviati a partire dall’estate dello scorso anno. Vediamo quali sono e quali sono i termini entro i quali verranno applicati a tutti i contribuenti.
Al momento, nulla cambia per quanto riguarda l’obbligo di fatturazione elettronica per i contribuenti con partita Iva in regime forfettario. Se infatti l’articolo 18 del Decreto Legge 36 del 2022 poteva essere oggetto di interpretazioni confuse, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito i dubbi di chi, avendo superato la soglia dei 25.000 euro nell’anno di imposta 2022, credeva di ricadere nell’obbligo già a partire dal 1° gennaio 2023.
A luglio, infatti, era scattato l’obbligo “per coloro che nell’anno precedente abbiano avuto ricavi o compensi superiori ai 25.000”. Ma il Decreto 36 del 2022 all’articolo 18 specifica anche che “1° gennaio 2024” l’obblio scatta “per tutti gli altri” contribuenti. Il dubbio era scattato poiché nel decreto si parla soltanto di “anno precedente”, senza riferirsi specificatamente al 2021. In buona sostanza, chi ha superato i 25.000 euro nel 2021 ha l’obbligo di fatturazione elettronica a partire dal 1° luglio 2022; mentre chi invece ha superato i 25.000 euro nel 2022, è obbligato all’emissione della fattura elettronica solo a partire dal 1° gennaio 2024.
Si ricorda che l’obbligo di fatturazione elettronica è una normativa che prevede l’utilizzo di fatture in formato elettronico per le transazioni commerciali per aziende, autonomi e pubblica amministrazione. Tali fatture vanno a sostituire le tradizionali fatture cartacee, e possono essere sia emesse he ricevute attraverso un sistema telematico messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
L’obbligo di fatturazione elettronica ha l’obiettivo di migliorare la tracciabilità e la trasparenza delle transazioni commerciali, oltre che ridurre l’evasione fiscale e semplificare l’elaborazione dei dati da parte delle autorità fiscali. Inizialmente tale obbligo era stato introdotto a partire dal 1° gennaio 2019 per le transazioni tra aziende, e dal 6 giugno 2019 per le transazioni tra aziende e pubblica amministrazione. Gradualmente, però, l’obiettivo del governo è quello applicarlo a tutte le realtà aziendali (anche quelle più piccole) e ai lavoratori autonomi.
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