Prorogato per tutto quest’anno il bonus benzina da 200 euro per i lavoratori dipendenti. Vediamo di cosa si tratta e chi ne ha diritto.
La misura è stata pensata per sostenere i lavoratori, in particolare quelli costretti a spostarsi per raggiungere il luogo di lavoro come i pendolari, di fronti ai vertiginosi rincari dei costi del carburante.
Bonus benzina da 200 euro per i lavoratori dipendenti. Ma cos’è? E chi ha diritto ad averlo? Il bonus rientra nelle varie le varie misure a sostegno del reddito varate in Consiglio dei ministri. Tra queste appunto c’è anche la proroga del Bonus benzina per tutto il 2023.
In pratica si tratta di un incentivo del valore di 200 euro che i datori di lavoro possono offrire ai propri dipendenti. Cosa importante: sapere il bonus benzina non è considerato un aumento del reddito dell’impiegato che lo riceve.
Bonus benzina prorogato a tutto 2023
Inizialmente la proroga era prevista fino a tutto il mese di marzo. Ma il governo, visti gli aumenti vertiginosi dei listini delle pompe di benzina dopo la fine dello “sconto” sulle accise introdotto dal precedente esecutivo targato Mario Draghi, ha deciso di spingere più in là la proroga. Dunque il bonus benzina è stato prorogato per tutto quest’anno : fino al 31 dicembre 2023.
Questo particolare tipo di voucher era stato introdotto nel marzo dello scorso anno in seguito al primo rimbalzo dei pezzi di benzina e diesel dovuto alla guerra in Ucraina. Il governo Draghi lo aveva pensato come un provvedimento volto a sostenere economicamente i lavoratori, soprattutto i pendolari, partendo da una iniziativa del loro datore di lavoro.
Chi ne ha diritto e quali sono i requisiti per ottenere il bonus benzina
C’è un altro particolare importante da tenere presente: sul Bonus benzina non vengono pagate tasse imposte o contributi. Quindi rappresenta un risparmio anche per le aziende dal punto di vista Irpef e Ires.
Altra cosa da sapere: il datore di lavoro o l’azienda non sono obbligati a erogare il bonus benzina. Si tratta di una scelta volontaria per la quale, come ha spiegato l’Agenzia delle Entrate, non serve presentare domanda. Non esistono nemmeno particolari requisiti richiesti all’eventuale beneficiario: è sufficiente che rientri in una di queste categorie:
- dipendente con contratto tempo indeterminato
- dipendente con contratto a termine
- dipendente part time
- dipendente in smart working
- apprendista
- stagista
- lavoratore a progetto.