Sono tantissime le famiglie italiane che scelgono di recarsi nei discount per fare la spesa. Ecco i dati di Nielsen IQ.
Continuano a essere i discount i luoghi scelti da tantissimi italiani per fare la spesa. In base a quanto emerge dai dati di Nielsen IQ che riguardano i mesi autunnali si rileva un forte aumento del fatturato dei discount dell’11%.
Si tratta di un aumento che supera quello di altri tipi di punti vendita quali i supermercati, che sono stabili al 9,9%, oppure i drugstore che vendono soprattutto prodotti per casa e persona, che superano di poco il 10%. A optare per i discount sono l’85% dei nuclei familiari.
Tutto ciò sembra ancora più interessante se si tiene conto che i discount indicano, rispetto ad altri format, un pressing promozionale minore. Se si prende in considerazione il periodo settembre ottobre, il tasso di vendite sul totale ottenuto tramite “taglio prezzo” è del 13,6% contro una media totale che si attesta al 22,6%.
Come detto sopra, dai dati è emerso che a recarsi a fare la spesa nei discount sono l’85% delle famiglie. Negli ultimi anni, c’era un’affluenza minore, ovvero del 79% nel 2018 e 81% nel 2020. Attualmente, l’affluenza nei discount ha raggiunto una cifra nettamente più elevata, ossia l’85,3%.
A recarsi a fare spese nei discount sono più o meno tutti: molto frequentato è infatti da famiglie con molti figli, che riescono a trovarci delle offerte vantaggiose, oppure single che adorano cucinare, e che cercano degli ingredienti di un certo tipo. Da quanto è venuto fuori dai dati di GfK Sinottica, si è scoperta una forte tendenza da parte di tre fasce di popolazione: i food lover, food player, e urban taster. Vi direte: di chi si tratta?
Ebbene, nello specifico: i food lover sono in particolare donne, che hanno conoscenze alte a livello culinario; i food player sono per lo più giovani che adorano fare esperimenti in cucina, e poi gli urban taster sono cittadini piuttosto benestanti.
Di certo a rendere i discount più frequentati sono le tariffe competitive, ma non sono l’unica ragione che spinge la gente ad andarci. Molto interessante e attraente è l’evoluzione dell’assortimento. Ciò vuol dire che mentre in passato nei discount vendevano etichette non molto note, oggi si possono comprare anche marche conosciute e prodotti non facili da trovare altrove. Peraltro, i discount sono stati supportati dall’aver investito in comunicazione e l’aver ristrutturato i negozi.
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