L’assicurazione condominiale è una polizza che ha una certa importanza, in caso che si verifichino danni a un determinato edificio. A seconda di quale assicurazione viene stipulata, cambia anche il tipo di copertura. Vediamo insieme di che cosa si tratta
L’assicurazione di condominio consiste in una polizza di una certa utilità, in quanto sarebbe una copertura in caso di danni a un determinato edificio. Il tipo di copertura varia a seconda dell’assicurazione che si decide di stipulare.
La legge, invece, si occupa di stabilire chi è che deve pagare l’assicurazione e quanto, oppure un eventuale regolamento stilato dal condominio stesso. Questo genere di assicurazione può contenere tutele particolari, a seconda delle necessità del condominio, come, per esempio, la copertura di danni provenienti da parti esclusive del condominio.
Come in ogni assicurazione, è possibile aggiungere tutta una serie di clausole, che chiaramente hanno un certo riflesso sui prezzi. Comunque sia, l’assicurazione di condominio ha una copertura che possiamo definire base, e che riguarda la copertura in caso si subiscano danni o causati da unità condominiali e parti comuni.
Assicurazione condominio: quali danni copre
La polizza in questione, nota anche come polizza globale degli edifici, ha due differenti tipi di copertura (o anche tutti e due): la prima è la responsabilità civile, che si occupa di tutelare i danni arrecati da terzi o prestatori d’opera per via di situazioni accidentali che hanno a che fare con il fabbricato.
La seconda è invece scoppio e incendio, che si occupa di coprire i danni causati da fenomeni atmosferici, incendi, esplosioni. Ma non è tutto, perché questo tipo di assicurazione può anche essere implementata con delle garanzie aggiuntive, per essere coperti anche da altri generi di danni. Le clausole che più spesso vengono aggiunte sono furto e rapina, terremoti e calamità naturali, oppure danni a impianti domestici, guasti, danni ai fotovoltaici, pannelli solari, infiltrazioni ecc.
Queste clausole tutelano solo i danni verso terzi e non assicurano assolutamente i danni provocati dalla negligenza o dalla trascuratezza da parte dei condomini.
Assicurazione condominio: chi deve pagarla?
Il prezzo dell’assicurazione di condominio ha a che fare con tutta una serie di fattori, ecco perché non è semplice indicare un costo medio di questo genere di polizza, che tra le altre cose subisce tutti gli anni un ricalcolo che tiene in considerazione diversi aspetti. Stiamo parlando della copertura base, delle clausole aggiuntive, massimali, dati della struttura, incidenti già occorsi.
Il pagamento di questo tipo di polizza deve essere effettuato tutti gli anni da parte dei condomini. Dato che si tratta di un servizio che è interesse di tutti i condomini, ognuno di loro, come di norma, è tenuto a pagare in base ai millesimi di proprietà.
Ovviamente il contributo subisce variazione a seconda dei casi, perché può anche succedere che un condomino abbia maggiore responsabilità di rischio, e questo vuol dire che dovrà versare una quota più alta. Per una questione essenzialmente più pratica, la raccolta delle quote che i condomini devono pagare è eseguita dall’amministratore, che poi deve dare a ognuno di loro una ricevuta di avvenuto versamento.
E ancora, ci sono casi in cui alcune unità del condominio siano date in locazione, e a quel punto la legge generale è che a pagare l’assicurazione sia il locatore. Gli accordi, anche in una situazione del genere possono variare a seconda del contratto che si stipula.
Chi stipula la polizza
La stipula dell’assicurazione può essere già all’interno del regolamento di condominio, ergo l’amministratore deve automaticamente stipularla, oppure non è nel regolamento, per cui in una riunione dei condomini si dovrà deliberare se farla o meno, e senza tale delibera l’amministratore non può stipularla.
L’amministratore deve anche, eventualmente, denunciare eventuali incidenti e tenere il contratto, per poi darne copia ai condomini che ne desiderano una.
