Più donne ci sono con il rossetto più la crisi finanziaria è grave. Una corrispondenza inaspettata che è stata definita lipstick effect.
Diversi studi hanno dimostrato come un aumento di acquisto dei rossetti sia indicatore di una crisi economica.
Rossetti ma anche profumi sono beni di lusso simbolo di un consumismo estremo che arriva soprattutto nei momenti di crisi. Secondo gli esperti, infatti, proprio quando si vive un periodo di crisi, i consumatori tendono a spendere di più per beni superflui. Una teoria comprovata negli anni, spiazzante ma con un fondo di logica se si approfondiscono le dinamiche del lipstick effect. La storia e i numeri lo dimostrano. Dopo l’attacco alle torre gemelle del 2001 le vendite dei rossetti sono aumentate notevolmente. Stesso risultato durante la recessione economica del 2008. La conclusione non è la stessa per tutti gli analisti. Una parte degli esperti vede la correlazione tra lipstick effect ossia la tendenza ad acquistare beni superflui e una crisi economica, un’altra parte denota il collegamento come un’esagerazione, un’associazione un po’ troppo forzata.
Nel 1998 la professoressa di economia e sociologia Juliet Schor ha fatto notare la tendenza all’acquisto di rossetti di marchi noti nei periodi di crisi economica. Ha spiegato questa correlazione sottolineando come il rossetto possa rappresentare un lusso abbordabile, una via di fuga dalla squallida realtà. Come quando si entra in un negozio costoso e si prova un’emozione diversa, una sensazione che trasporta lontano dalla routine. La consapevolezza che non si ha la possibilità di spendere tanti soldi per un prodotto viene dimenticata anche solo per pochi attimi regalando un istante di leggerezza. Acquistando un rossetto costoso si vive quel momento di spensieratezza che consente di alleggerire il peso della crisi economica che si sta vivendo.
Nel 2001 il presidente di Estèe Lauder ha ribadito la correlazione tra rossetto e crisi notando un boom nelle vendite di rossetti in seguito all’attacco terroristico dell’11 settembre. E così anche nel 2008 e poi nel 2022. I prodotti di bellezza vanno a ruba durante un periodo di instabilità economica.
Perché acquistare prodotti di bellezza in un periodo di recessione? I motivi potrebbero essere molti. Si sta cercando lavoro e dunque la presentazione è fondamentale per sperare in un’assunzione. In mezzo a tante difficoltà si cerca l’amore per condividere momenti di spensieratezza e, dunque, la cura personale è fondamentale. Oppure come ha detto Schor per regalarsi una coccola che distolga dalle preoccupazioni.
In conclusione prendere per vera al 100% la lipstick effect è azzardato. D’altronde si registrano periodi con boom di vendita di rossetti e prodotti di bellezza anche durante anni di prosperità economica. Una correlazione, dunque, probabilmente ci sarà ed è da ricercare in causa psicologiche e personali che potrebbero essere dettate dalla crisi economica oppure da altri eventi.
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